28 marzo, porto recanati, Macerata, Marche: una squadra della Guardia di Finanza sta procedendo ad una serie di controlli di routine in una zona alla periferia di Porto Recanati, per intenderci, quella che si trova intorno al grande complesso residenziale detto Hotel House, centro spesso all'onore delle cronache per fatti soprattutto legati alla droga. E' proprio questa che gli uomini della Guardia di Finanza, con i cani addestrati appositamente, cercano anche nelle case abbandonate dei dintorni e, mentre procedono, frugando in un casolare e spostano i rami di un cespuglio per controllare a fondo il terreno, ecco che tutto si ferma di fronte all'orrore: l'arbusto aveva attirato la loro attenzione perché portava segni di un recente incendio e così, ad un esame più attento, in mezzo ad un mucchio di foglie, un femore salta fuori dal terreno, un femore chiaramente umano, un femore avvolto ancora da un brandello di stoffa.

Tutto si blocca subito e la zona viene recintata, mentre viene chiamata la Scientifica, il Magistrato di turno e i medici legali: le indagini riguardano il casolare, allargandosi al terreno circostante e anche ad un pozzo lì vicino. Si scava e, già a pochi centimetri nel sottosuolo, nello scavo che va dai 10 centimetri fino al metro e mezzo, nell'acqua che crea un vero pantano, saltano fuori, tra la melma e le pietre, altre ossa, molte frantumate, e anche un cranio, vertebre lombari e cervicali, costole e ossa pelviche.

Nel totale i reperti sarebbero circa una ventina, appartenenti a diversi scheletri e, insieme ad essi, sono apparsi altri macabri resti degni di un vero film dell'orrore: una scarpa bianca, per la precisione una Snickers, pezzi di un foulard e di una maglia che sembra da donna per il disegno ripetuto di labbra che si baciano e poi anche un fermaglio per capelli e una collana.

Ma, ad un'osservazione più attenta, appare evidente che alcune ossa non sono compatibili con le altre e che quindi gli scheletri siano diversi e non solo femminili.

Le ipotesi

Nessuna idea precisa è ancora stata formulata intorno ai terribili ritrovamenti, ma si pensa ad una specie di cimitero degli "Invisibili" o degli "ultimi", di persone, in genere immigrati clandestini che sono facilmente vittime di reati, che possono sparire senza che nessuno le cerchi, e che quindi possono essere abbandonate "tranquillamente".

Il pensiero di molti va subito però ad un mistero risalente a 8 anni fa: quello relativo alla scomparsa di una ragazza dii 15 anni, Cameyi Mosammet, svanita nel nulla ad Ancona il 29 maggio del 2010.

Cameyi Mosammet

La studentessa, che frequentava ancora una scuola media del capoluogo marchigiano, era stata inquadrata dalle telecamere del complesso Hotel House col suo fidanzato allora di 19 anni, mentre il segnale del suo telefonino si agganciava alla cella del complesso, poi, come in "Senza Traccia", di lei non si era più saputo nulla né era stato trovato nulla.

Siamo ora di fronte ad una svolta, alla svolta attesa dai familiari per 8 lunghi anni? La risposta potrà venire solo dall'esame del DNA, ma sono in molti a pensare che si tratti proprio dei resti del corpo della ragazza bengalese. Navigando su Internet si trova ancora una pagina che stringe il cuore: nel sito PeneopeMarche, dedicato alla Regione, nella parte relativa alle Persone Scomparse, ecco spuntare la foto di Cameyi. Ci guarda una bella ragazza già donna con l'orecchino vezzosamente ad un solo orecchio, un ciuffo dei bei capelli scuri che scende sull'occhio destro, la bocca leggermente aperta in un quasi sorriso e lo sguardo avvolto in un velo di tristezza negli occhi scuri.

La pagina descrive con minuzia i particolari relativi alla scomparsa nel nulla della bella ragazza, scomparsa che aveva ed ha ancora un unico sospetto, cioè il ragazzo con cui usciva: del caso si era occupato all'epoca anche la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", ma non se ne era saputo più nulla.

Hotel House

Hotel House, con un nome quasi da film, è un grosso complesso residenziale nella cittadina di Porto Recanati, a circa 25 km da Ancona: 17 piani, 480 appartamenti, 2000 e più persone che nel periodo estivo raddoppiano, in un insieme spesso fuori controllo con casi di spaccio e molta criminalità, micro e non micro, tenuto sempre sotto stretto controllo dalla Polizia. Il grattacielo è praticamente in una specie di terra di nessuno dove anche per la presenza di un grosso numero di immigrati irregolari, il degrado è al massimo tanto che il Sindaco di Porto Recanati nel 2014 ne chiedeva addirittura la demolizione. Ed ora un mistero legato ad un giallo del passato viene a rendere ancora più macabro l'alone di Hotel House.