Ancora una volta una bufala che circola in rete mette a soqquadro la vita di una persona. Stavolta in maniera fatale e definitiva. Succede in India meridionale, nel distretto di Tiruvannamalai. Una donna di 65 anni, in viaggio con i suoi parenti, si trova a passare per le strade di questo villaggio nel sud dell'India. L'auto che trasporta lei ed i suoi compagni di viaggio si ferma per chiedere indicazioni.

Lei si sporge per offrire caramelle e cioccolatini a dei bimbi che giocavano poco distanti. A quel punto la folla si accanisce contro la vettura che tenta invano di allontanarsi.

E per qualche decina di metri riesce a staccarsi dalla folla inferocita. Ma le persone sono troppe. Bloccano l'auto. Prendono di peso i passeggeri e li estraggono dalla macchina. Si scatena un inferno di calci e pugni, una mattanza che non può avere fine se non con l'arrivo delle forze dell'ordine. Ma è tardi. La donna muore quasi subito. E gli altri sono gravemente feriti. Come si spiega il motivo di tale ferocia?

La bufala messa in giro su web e whatsapp

Solo qualche giorno prima, una persona, un uomo, aveva fatto circolare su Facebook e Whatsapp la falsa notizia che in quella zona dell'India si stessero verificando sempre più frequentemente rapimenti di bambini. Il messaggio incitava le persone a stare molto accorte e a cercare di prevenire gli episodi proteggendo i piccoli da estranei e da episodi pericolosi.

Insomma, è bastata questa notizia circolata velocemente in rete, per far pensare alla mente collettiva della folla che in quella macchina, in quella strada, quelle persone che si erano fermate con la scusa delle indicazioni stradali, con la scusa di offrire caramelle ai bambini, non fossero nient'altro che rapitori, pedofili, persone pericolose.

E quale migliore occasione per punirle, facendosi giustizia da soli?

Gli agenti di polizia accorsi sul posto hanno poi riferito che la notizia dei rapimenti nella zona era assolutamente fasulla, frutto della fervida immaginazione di un uomo che è stato poi giustamente arrestato. E gli arresti non si sono fermati. Anche altre 43 persone sono state arrestate sul posto per le percosse inferte a mani nude e con dei bastoni ai malcapitati viaggiatori.

Ma soprattutto per la morte della signora che nulla di male aveva commesso. Se non regalare caramelle a dei bambini.

Di chi è la colpa?

Fin da bambini ci viene insegnato di "non accettare caramelle dagli sconosciuti". Questo, aggiunto alla bufala dei rapimenti, ha fatto scattare nella folla una paura/protezione per i propri piccoli, sfociata in vera e propria violenza di massa. Ma possiamo biasimare queste persone per aver difeso i propri bambini? Li avremmo giudicati allo stesso modo se la notizia fosse stata vera e con la loro rappresaglia avessero assicurato alla giustizia dei veri criminali? Spetterà al giudice del distretto indiano, il compito di stabilire colpe, responsabilità o eventuali attenuanti.