Ancora violenza in Pakistan, dove una ragazza cristiana di 18 anni che ha rifiutato un matrimonio forzato e la conversione all'Islam è stata scaraventa giù dal secondo piano dall'uomo che avrebbe dovuto sposare. Succedeva lo scorso 22 agosto, lo riferisce Aiuto alla Chiesa che Soffre, fondazione pontificia a cui l'avvocato della ragazza ha riferito l'accaduto, reso noto solo il 30 agosto.

In gravi condizioni la ragazza gettata dal secondo piano perché cristiana

È in queste ore ancora in ospedale Binish Paul con gravi fratture alla spina dorsale e alle gambe.

Secondo l'ANSA l'avvocato della ragazza, Tabassum Yousaf, avrebbe riportato l'espressa richiesta dei genitori della ragazza, ovvero che i media internazionali vengano a conoscenza di quello che è accaduto a Binish, definendo questo caso come l'ennesimo di violenza contro le minoranze religiose in Pakistan.

Come succede spesso in questi casi, i genitori della ragazza, non sapendo cosa fare, si sono recati presso la stazione di polizia più vicina dove, però, non hanno avuto l'accoglienza che si aspettavano. Le forze dell'ordine si sono, infatti, rifiutate di accogliere la richiesta di denuncia da parte dei genitori della giovane ragazza. Come se non bastasse anche l'ospedale dove la studentessa è tutt'ora ricoverata si è rifiutato di stilare un referto medico che attesti le reali fratture che la ragazza a riportato in seguito alla caduta.

L'avvocato della ragazza ha presentato denuncia, però, direttamente in tribunale, costringendo l'ospedale a rilasciare il dovuto referto medico. Proprio grazie a quest'ultimo è stato possibile per Tabassum far arrestare l'aggressore.

Questo non è l'unico caso del genere in Pakistan: lo stesso avvocato, una donna anche lei cristiana, afferma di avere ricevuto insistenti richieste di matrimonio da parte di un ragazzo pakistano mentre frequentava l'università di giurisprudenza.

Yousaf è convinta, inoltre, che la situazione di emancipazione religiosa è molto delicata in Pakistan, aggiungendo che sono poche le persone che sono a conoscenza di avere dei diritti (esempio è la ragazza costretta ad abortire dalla famiglia).

L'appello al Vaticano

Tabassum dovrà poi incontrare il cardinale Joseph Coutts per discutere della gravità della situazione.

Inoltre l'avvocato conta di mettere a conoscenza il Vaticano e lo stesso Papa Francesco proprio con l'aiuto del cardinale. Sempre l'avvocato ha poi rivelato che la famiglia di Binish ha ricevuto, successivamente all'accaduto, diverse minacce dai familiari dell'aggressore e chiede al Vaticano di preservare i suoi seguaci in Pakistan.