Papa Francesco ha dimesso dallo status di clericale Fernando Karadima, dell’arcidiocesi di Santiago del Cile. L'uomo è uno dei preti all'origine degli innumerevoli scandali che hanno sconquassato la Chiesa cilena, emersi poi quasi in concomitanza con la sua condanna civile avvenuta nel 2005.

Il decreto che ha spretato Karadima

Dal momento in cui il Papa precedente a Francesco, Benedetto XVI, ha iniziato una linea dura nei confronti della pedofilia all'interno della cerchia vaticana, sono stati molti i casi emersi che poi hanno avuto la riduzione allo stato laicale.

Solitamente ci sono procedimenti ben più lunghi, ma stavolta il Papa ha sfruttato il suo potere in modo più diretto: ha firmato il decreto che ha "spretato" Karadima il 27 settembre, ed è stato reso noto allo stesso Karadima appena qualche ora più tardi. Il decreto ha assunto validità nel momento stesso in cui il Papa stesso lo ha firmato.

L'origine dello scandalo di Karadima

Tutto è cominciato dal vescovo Barros (accusato di aver coperto lo stesso Karadima) per il quale il Papa dapprima aveva bollato le accuse come calunnie, poi ha avviato una procedura affidata in febbraio all’arcivescovo Charles Scicluna. Sono state sentite dapprima le vittime e poi 64 testimoni di Santiago, per un totale di 2300 pagine di deposizioni.

Ora è Karadima al centro dello scandalo: dopo la condanna di un tribunale civile nel 2005 e la condanna anche dal tribunale della Congregazione per la Dottrina della fede ad un ritiro nel 2011, arriva anche la sentenza della rimozione dallo status clericale. Ora Karadima non ha più l'autorità di arcivescovo della Diocesi di Santiago.

Si riaccende la speranza di ottenere giustizia per le vittime?

Il portavoce del Vaticano, Greg Burkle, ha espresso la sua soddisfazione in merito alla vicenda dello scandalo che ha coinvolto la Chiesa cilena. La via d'eccezione che ha disposto il Papa secondo Burkle è un chiaro segno di come i vertici ecclesiastici vogliano eliminare il marcio che si annida all'interno delle stanze vaticane e all'interno di tutte le Chiese sparse per il mondo.

Juan Carlos Cruz, una delle vittime di questi orribili abusi ha pianto di gioia, ritenendo di avere fiducia nella giustizia non solo per lui, ma anche per le innumerevoli vittime degli abusi dei preti pedofili. Si accende una nuova speranza per le vittime di abusi sessuali da parte dei preti, ma sarà davvero così?