Da qualche ora sta spopolando su internet il video (visibile qui sotto) che ritrae una capotreno donna, in servizio su un convoglio a cagliari, la quale, una volta accertato che un gruppo di migranti, tutti di colore, era sprovvisto di biglietto, non si lascia impietosire e, con fare deciso, li costringe a scendere dal treno. Le immagini vengono condivise sul suo profilo Facebook anche dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, raggiungendo in poche ore la fantasmagorica cifra di quasi 1 milione e mezzo di visualizzazioni. “Questo non lo vedrete nei tigì”, denuncia il leader della Lega.

Il video del controllore donna che caccia i migranti dal treno: ‘Scendete forza!’

Dura circa 2 minuti e mezzo il video, girato molto probabilmente da un passeggero con il suo smartphone, che immortala una capotreno donna, in servizio su un convoglio in provincia di Cagliari, che senza indugiare costringe un gruppo di migranti a scendere dal treno perché sprovvisti del necessario tagliando di viaggio. “Adesso vi alzate di qua è scendete, forza”, intima ai passeggeri ‘furbetti’ la capotreno che sfoggia un aggressivo taglio di capelli molto corto. “A te ti ho già fatto scendere prima, alzati, subito”, si rivolge con fare minaccioso ad un ‘portoghese’ che, evidentemente, pensa di viaggiare gratis senza subire conseguenze.

La donna, di fronte alle resistenze dei migranti, sfoggia anche un perfetto inglese, ma tiene il punto, minacciando di chiamare la polizia. “Quickly (velocemente ndr), anche voi, muoversi”, avverte tutti gli altri.

‘Sei venuta in Italia? Dai il buon esempio a tuo figlio’

Un giovane migrante prova a giocare la carta della pietà, provando a spiegare di avere un problema ad una gamba.

Non me ne frega niente della tua gamba, sei giovane, te ne vai a lavorare e ti compri un biglietto”, reagisce per tutta risposta la solerte capotreno. L’uomo allora si alza zoppicando vistosamente, ma anche per lui non c’è nulla da fare. “Forza eh, scendere anche voi due col bambino - stavolta la donna ce l’ha con due signore dall’aspetto molto florido, una delle quali sorregge tra le braccia un neonato - sei venuta in Italia?

Dai il buon esempio a tuo figlio, se vuoi usufruire di un servizio allora devi pagare”. Segue una rapida lezione di educazione civica sulla necessità di pagare ciò che si usa. Le immagini si chiudono con la porta del treno che si apre e i migranti che scendono. “Non ci provare che ti tiro giù a calci in cu*o”, si sente gridare la capotreno, evidentemente rivolta ad uno del gruppo che prova a risalire da un’altra porta. Alla fine, i migranti rimangono delusi e spaesati sulla massicciata della ferrovia, guardando malinconicamente il convoglio che riparte.