Stagione che viene, insetto molesto che l'accompagna. Archiviate le zanzare tigre e quelle responsabili della febbre del Nilo che tanto hanno impensierito in estate il Nord Italia facendo otto vittime tra la popolazione anziana, sono arrivate le cimici marmorate asiatiche, specie originaria di Cina e Giappone. Ospiti sgradite, rumorose, maleodoranti specie se schiacciate, sono una piaga per l'agricoltura. Danneggiano le coltivazioni ma costringono anche le persone a barricarsi in casa. I voraci insetti mandano in malora raccolti di pere, mele e altre coltivazioni, mentre invadono centri abitati.

Con l'abbassamento delle temperature e l'inizio della stagione autunnale, sono arrivate le prime segnalazioni di vere e proprie 'invasioni' nelle regioni già tartassate: soprattutto Friuli, Veneto, Lombardia dove sono conosciute, temute e combattute da anni. Stavolta si sono spinte fino al sud destando allarme a Napoli.

Cimici asiatiche, la situazione nel Nord Italia

La prima volta che la cimice asiatica è venuta a 'far compagnia' alla classica cimice verde italiana, è stata nel 2012 quando è stata avvistata nel modenese. Dal 2014, anno in cui in Friuli è stata scoperta la presenza di esemplari di Halyomorpha halys, nome scientifico dell'insetto il cui colore varia dal marrone al grigio al verde scuro, l'Ersa, agenzia regionale per lo sviluppo rurale, si è subito messa al lavoro per limitare i danni all'agricoltura.

E' stata attivata una rete di monitoraggio, sono state allestite specifiche trappole e ci si è avvalsi di deroghe sull'utilizzo di fitofarmaci per proteggere soprattutto meli, peri, coltivazioni di kiwi e soia. In Friuli, come nel vicentino, ora è di nuovo scattato l'allarme: sui social cittadini hanno pubblicato video che mostrano case infestate dagli insetti verdi che costringono i residenti a barricarsi in casa.

Questi insetti, a parte emettere odori insopportabili per dissuadere i predatori dall'avvicinarsi, non sono pericolosi né velenosi per l'uomo. Ma sono oltremodo fastidiosi. E prima che spariscano con l'arrivo dell'inverno, favoriti del clima caldoumido di questo autunno anomalo, stanno infestano centri abitati costringendo al Nord cittadini a serrare porte e finestre.

Da uno studio di ricercatori australiani, è emerso che i paesi preferiti da queste cimici, sono la Croazia e l'Italia, in particolare Veneto e Friuli per condizioni climatiche favorevoli. Il problema soprattutto nel medio Friuli ha assunto una tale criticità da tre anni da rendere necessario lo stanziamento di quasi tre milioni di euro per indennizzare imprese agricole che sono state danneggiate e per fornire contributi alle spese sulla prevenzione: l'acquisto di reti antinsetto. Allo studio anche un progetto per allevare gli antagonisti naturali delle cimici: gli imenotteri 'Ooencyrtus telenomicida'. Il problema è che la cimice è polifaga, si nutre un po' di tutto: attacca non solo le colture di frutta, ma anche di soia e cereali.

Due volte l'anno ogni femmina depone dalle 100 alle 500 uova. Sono insetti che si muovono a sciami aggredendo giardini e abitazioni. Ci sono convenzioni tra la Regione Friuli, la Protezione civile e i comuni per attivare l'intervento di ditte specializzate in caso di necessità sia in scuole che in abitazioni private.

Cimici, anomalo soggiorno a Napoli

I piccoli 'alieni' che arriverebbero in Italia dentro gli imballi delle merci provenienti dalla Cina. sono stati segnalati anche a Napoli soprattutto nel territorio della III municipalità specie in prossimità del parco di Capodimente. Situazioni del tutto inusuali per la città: persone costrette a chiudersi in casa, impossibilitate a stendere il bucato.

Zanzariere e repellenti naturali sembrerebbero non bastare. Un fenomeno mai registrato a Napoli, almeno in modalità tanto 'apocalittiche', secondo le dichiarazioni del consigliere Gennaro Acampora che invoca una disinfestazione massiccia.