Arta Kacabuni è stata condannata dalla Magistratura per associazione con finalità di terrorismo ed espulsa dall’Italia perché si occupava di cercare adepti alla causa dell’Isis. Il fratello è stato rimpatriato alcuni mesi fa dopo essere uscito dal carcere di Grosseto. Da gennaio 2015 sono state espulse 341 persone per motivi di sicurezza, di cui 104 nel 2018.

Il terrorismo tenta di radicalizzarsi in Italia

Arta Kacabuni, chiamata anche Alina, era nota alle forze dell'ordine dal 2015, nell'ambito di un’inchiesta che ha portato all’arresto di 10 estremisti islamici.

La Digos toscana, congiuntamente a quella milanese, ha individuato Arta Kacabuni per la sua partecipazione ed invio verso la Siria di alcuni estremisti islamici, tra i quali Maria Giulia Sergio e il marito albanese Aldo Kobuzi, che si trovano ancora in zona dal 2014, uniti alle forze estremiste. Le indagini hanno dimostrato che, oltre a cercare di inviare amici e parenti in Siria, Arta Kacabuni aveva manifestato di essere completamente d’accordo con gli attentati terroristici del 2015 a Parigi. Dopo essere stata condannata dal tribunale di Milano, la donna è stata accompagnata alla frontiera di Roma Fiumicino ed espulsa dall'Italia per motivi di sicurezza.

Arta Kacabuni agiva anche dai domiciliari

La terrorista albanese Arta Kacabuni era immigrata insieme al fratello rimpatriato recentemente ed aveva avuto un ruolo importante nel convincere Maria Giulia Sergio, alias Fatima, a sposare suo nipote Aldo Kobuzi e a raggiungere con lui la Siria. Maria Giulia Sergio è stata la prima donna italiana ad unirsi alla Jihad ed è stata intercettata l’ultima volta nel 2015 mentre tentava di convincere, via Skype, i parenti a raggiungerla in Siria.

L’albanese 44enne residente in provincia di Grosseto si è occupata di molte altre donne dopo aver plasmato la mente di Fatima ed è stata arrestata nell'estate del 2015 per le sue attività pro Isis. Nel 2017 le sono stati concessi gli arresti domiciliari, ma da casa continuava a controllare molti personaggi collegati al terrorismo internazionale.

Ad aprile è stata condannata per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo a tre anni e otto mesi ma, a causa della sua pericolosità, è stata subito rimpatriata in Albania. La terrorista a suo tempo aveva tentato di convincere anche la sorella di Fatima Marianna Sergio ad aderire al Califfato ed in una intercettazione telefonica con lei aveva detto che i terroristi avevano fatto bene a commettere la strage di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015 e che Allah li avrebbe ricompensati.