I tempi cambiano e, nell'era digitale, anche il mestiere più antico del mondo si è evoluto. Così, negli States, stanno arrivando le Sex-Bots, robot pronte a soddisfare i desideri più intimi. Accarezzano, sussurrano e - addirittura - nelle versioni più sofisticate e costose possono parlare e sostenere anche una conversazione. Questa "rivoluzione", però scandalizza e preoccupa. E, a Houston - in Texas - dove l'imprenditore Yuval Gavriel vorrebbe aprire uno dei suoi particolari showroom - il sindaco è sul piede di guerra.

Gli showroom

Yuval Gavriel, imprenditore canadese fondatore di KinkySdollS, vorrebbe sdoganare negli Stati Uniti le sue Sex-Bots, robot di ultimissima generazione, già ribattezzate "prostitute al silicone dell’era digitale".

La sua idea era quella di aprire in 10 città americane degli innovativi “showroom” (in parole povere, un “bordello tecnologico”).

In questi moderni saloni a luci rosse, i clienti potranno provare "il prodotto" per mezz'ora (al costo di 60 dollari, all'incirca 50 euro). Per acquistare il modello base - in grado di sussurrare e fare delle carezze - si dovrà pagare circa 2500 dollari, mentre per la versione più sofisticata (quella in grado di parlare e rispondere alle domande), il costo si aggira intorno ai 10 mila dollari

Il no di Houston

A Houston, importante città del Texas, sembrava tutto pronto per l'inaugurazione dello showroom KinkySdollS, ma il sindaco, Sylvester Turner, si è detto subito contrario all'iniziativa ed ha affermato: "Non è quello di cui la città ha bisogno: Houston, non accoglie favorevolmente certi business".

Il primo cittadino, nelle scorse settimane, si è attivato per mettere i bastoni tra le ruote all'imprenditore canadese: ha raccolto 8mila firme di cittadini scandalizzati ed indignati e, dopo aver inviato un'ispezione nei locali scelti da Yuval Gavriel ha fatto notare che mancavano delle concessioni; dunque - come ha dichiarato a FOX 26 News si è visto costretto ad emettere un "red tag" e fermare i lavori.

Probabilmente, tutto questo non basterà ad evitare l'apertura di un bordello hi-tech, ma Turner, perlomeno è riuscito, a rallentare l'arrivo delle discusse robot. Infatti, bisogna tenere presente che nessuna legge, in Texas vieta di aprire uno show room come quello proposto da Gavriel (che, comunque, può contare su un buon numero di sostenitori).

Il professor Gerald Treece ha commentato: "La prostituzione umana è normata da precise leggi, ma al momento non c'è nulla relativamente alla prostituzione artificiale. L'importante è che non venga esercitata in pubblico".

Dunque, uno show room a luci rosse sarà anche osceno e di cattivo gusto, ma, almeno in Texas, è perfettamente legale.