E' stato trovato il nome di Pilato su una iscrizione in greco presente su un anello in bronzo estratto 50 anni fa durante gli scavi nel complesso archeologico dell'Herodion vicino Betlemme in Cisgiordania. La sensazionale scoperta ha finalmente dato un nome al misterioso quanto benestante (a giudicare dal fatto che era raro che qualcuno possedesse gioielli di bronzo) proprietario del prezioso manufatto, che non può non essere il governatore che era nella regione oltre 2000 anni fa, esattamente nel periodo in cui Gesù fu condannato a morte.

L'anello riporta il nome di Ponzio Pilato, l'eccezionale scoperta vicino Betlemme

L'anello in bronzo fu rinvenuto grazie a degli scavi effettuati nel periodo che va dal 1968 al 1969 nel complesso archeologico dell'Herodion vicino Betlemme in Cisgiordania, ma a causa del deterioramento del materiale e di sedimenti che si sono addossati all'oggetto non si sapeva a chi appartenesse. Oggi, grazie ad una fotografia effettuata da una macchina dei laboratori che analizzano le Antichità israelite e ad una pulizia accurata dell'oggetto stesso si è scoperta una effige con un nome che sarà noto a moltissimi: Pilato, ovvero il governatore presente nei Vangeli nelle ultime ore della vita di Gesù. Nel dettaglio, raffigura un vaso di vino sovrastata da una scritta in greco che stando alla traduzione è proprio il nome del governatore di Roma.

I ricercatori affermano che il nome di Pilato non era comune in quel periodo (anzi, probabilmente lui era uno dei pochissimi a possederlo), dunque un oggetto di così straordinaria fattura, di un materiale così ricercato all'epoca e con un nome così noto inciso era di proprietà di una sola persona: Ponzio Pilato, l'uomo che secondo il Vangelo determinò il rilascio di Barabba in occasione della Pasqua ebraica e la crocifissione di Gesù per andare incontro al volere degli abitanti della regione.

La scoperta arriva in concomitanza con il periodo di Natale

La scoperta ha giustamente suscitato entusiasmo e meraviglia al punto da renderla nota in ogni parte del mondo. Aggiungendo il fatto che fra poche settimane arriverà il Natale, tale notizia potrebbe favorire un sostanzioso incremento del turismo nella regione per poter ammirare, oltre gli altri reperti archeologici conservati in quello che doveva essere il Palazzo di Erode, l'anello che ora sappiamo era appartenuto a Ponzio Pilato.