Casapound, nella giornata di ieri, ha commemorato la vittoria italiana della prima guerra mondiale a Trieste con una manifestazione che ha portato in piazza alcune migliaia di persone. Mentre i militanti del movimento si trovavano in Friuli, qualcuno a Roma ha pensato di approfittare dell'assenza per provocare un incendio con una tanica di benzina davanti la sede di Ostia, in via Pucci Boncambi. La notizia è stata diffusa dal responsabile del movimento nel litorale romano, Luca Marsella, nonché consigliere del municipio X di Roma.

Casapound, attentato alla sede di Ostia

Il proprietario dello stabile dove ha sede la sezione ha chiamato Marsella, che si trovava a Trieste, riferendogli quanto era successo. Si tratta del secondo attentato incendiario che Cpi subisce a Ostia, il primo avvenne diversi mesi fa ai danni dell'automobile della sorella del consigliere. Secondo Marsella la presenza di Casapound all'interno delle istituzioni spaventa, ma "non saranno certamente atti così vigliacchi a intimidirci" dichiara il responsabile che conclude: "Continueremo a combattere il malaffare nel municipio che per 2 anni è stato commissariato per mafia, restando di fianco alle famiglie italiane in difficoltà". Una tanica di benzina è stata utilizzata per dare alle fiamme la saracinesca della sede, provocando alcuni danni alla stessa.

Il movimento Casapound, a livello nazionale, è già stato oggetto di attentati in diverse occasioni, il caso più conosciuto è quello di Firenze dove nel 2017 nella notte di capodanno un ordigno ha divelto l'entrata di una libreria vicina al partito di Iannone. Per quell'attentato furono arrestati due anarchici, Giovanni Ghezzi e Nicola Almerigogna, inoltre durante le operazioni di disinnesco operate dagli artificieri perse un occhio e una mano l'agente Mario Vece.

Casapound sfila a Trieste

Casapound, nella giornata di ieri, era impegnata nella commemorazione della vittoria della Grande Guerra a Trieste. Nel capoluogo di regione si sono dati appuntamento alcune migliaia di manifestanti del movimento della tartaruga frecciata, ma anche diversi antifascisti e l'associazione Anpi in un'altra piazza.

Nel corteo della contromanifestazione erano presenti anche alcuni esponenti del PD, qualcuno però, tra gli stessi antifascisti, non ha gradito la loro presenza e sono stati invitati ad andarsene. Un militante dem è stato spintonato dagli antagonisti, ha riportato alcune lievi contusioni ma poco dopo la situazione si è normalizzata. I presidi contrapposti non sono mai venuti in contatto.