Il Natale si avvicina e, come ogni anno, a scuola, arrivano immancabili le polemiche. Insegnanti e presidi, infatti, in questo periodo stanno decidendo come celebrare questa importante festività senza urtare la sensibilità di chi arriva da paesi lontani o professa altre religioni. L'impresa è tutt'altro che semplice anche perché, inevitabilmente, qualsiasi scelta presa è sempre oggetto di critiche e diatribe. Proprio come sta accadendo in questi giorni a Terni dove la direttrice di un istituto scolastico ha annunciato di non voler mettere in scena la recita di Natale per non offendere gli alunni di religione non cattolica.

Quest'anno niente recita

Quest'anno niente recita di Natale con tradizionale messa in scena dei quadri viventi relativi alla nascita di Gesù. A deciderlo è stata una dirigente scolastica del centro umbro spiegando che impegnare gli alunni in una tale interpretazione potrebbe "disturbare le diverse culture religiose presenti nell'istituto".

Com'era prevedibile, una scelta di questo tipo, ha sollevato un polverone dentro e fuori dalle aule. L'assessore leghista Valeria Alessandrini, infatti, ha subito puntualizzato: "Superfluo sottolineare l'amarezza e la delusione che ho provato apprendendo questa notizia. Spero vi sia un ripensamento". E in proposito ha precisato l'importanza di rispettare certi valori cristiani che fanno parte non solo della nostra storia, ma anche del nostro patrimonio culturale.

Secondo, Alessandrini, rispettare chi professa religioni diverse non significa necessariamente rinunciare alla nostra identità e alle nostre radici. "Solamente rispettando quello che siamo stati - e di conseguenza quello che siamo - potremmo riuscire a far comprendere agli altri che ognuno può liberamente professare la propria fede senza però dimenticare la storia e la cultura del paese che lo ospita".

Infine, l'assessora si è augurata che gli studenti dell'istituto possano vivere e condividere tutti insieme i momenti più belli, significativi e intensi del Natale.

La replica del consigliere di Lista Civica

Sulla questione ha preso posizione, in senso diametralmente opposto, anche il consigliere comunale della Lista "Senso Civico" Alessandro Gentiletti che ha affermato di dover, ancora una volta, intervenire in difesa della libertà religiosa e di dover nuovamente richiamare l'amministrazione ad occuparsi di cose importanti.

A suo dire, infatti, la critica mossa della Lega è solo una strumentazione, un modo per ridurre a mero motivo di scontro culturale e politico la fede dei cristiani.

Gentiletti ha poi definito "fuori luogo" la protesta dell'assessora del Carroccio. Gli istituti scolastici, infatti, sono autonomi e devono continuare ad essere luoghi di formazione, integrazione e incontro.

"Queste sceneggiate" ha concluso il consigliere "Offendono non solo la laicità delle istituzioni, ma anche l'intelligenza di coloro che non vogliono seguire anacronistiche crociate”.