In una chiesa di Bologna, dopo il coro natalizio dei bambini, viene intonata la canzone storica dei partigiani "Bella Ciao" da un gruppo di cantanti adulti. Una canzone che intonata per strada o in un circolo politico di un partito di sinistra non farebbe scandalo, ma in una chiesa durante il concerto natalizio senz'altro sì. In effetti, quanto successo nella parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù di Bologna ha lasciato in molti senza parole.

'Bella Ciao' cantata in chiesa durante un concerto di Natale

Dalle immagini e dal video diffuso su internet si può notare che sul lato sinistro della chiesa sono state appese anche due bandiere della pace, vicino all'immagine della Vergine a destra e al crocefisso nel centro.

Generalmente le canzoni natalizie intonate nelle chiese in questo periodo dovrebbero raffigurare l'immagine di Gesù che viene alla luce, come in "Tu scendi dalle stelle", invece che canzoni come "Bella Ciao". Una parte dei presenti, però, sembra gradire e alla fine della performance scatta l'applauso. Episodio che ricorda da vicino i vecchi film di Don Camillo e Peppone, quando il prete si rivolgeva al crocifisso lamentandosi dei comunisti e intrattenendo brevi conversazioni con "Gesù". La locandina dell'evento avvertiva che ci sarebbe stato un "concerto corale per il Natale più interculturale che ci sia", lasciando intendere che qualcosa di diverso dal solito sarebbe avvenuto. A fare parte del coro era presente il gruppo Mikrokosmos (per l'appunto un coro multietnico di Bologna) adulti e quello dei piccoli, poi il "Coro ad Maiora: la bottega della voce" e infine il coro giovanile Bassi&co.

Il direttore della serata è stato Michele Napolitano. Tra i presenti, però, c'è stato anche chi non ha gradito affatto quanto successo: "I coristi hanno intonato 'Bella Ciao' e non mi sembra faccia parte del repertorio di Natale". Un'altra testimone si è detta sconcertata: "E' pazzesco che in chiesa si mettano a intonare quelle canzoni".

Il parroco non è raggiungibile

Il maestro del coro, al termine della performance, avrebbe anche fatto un'allusione all'attuale governo: "Ci troviamo in un momento storico dove si sta verificando una limitazione della libertà". Il parroco, invece, al momento risulta irreperibile. Dunque non è dato sapere se il religioso fosse a conoscenza o meno della scaletta del coro. Per l'onorevole Galeazzo Bignami si tratta di "uno schifo", sottolineando quanti preti furono uccisi per mano dei partigiani che intonavano proprio quella canzone.