Continuano in Cile le rivelazioni su una lunga serie di abusi, compresi numerosi atti di pedofilia, compiuti da gente di Chiesa nel Paese, personaggi a lungo coperti dalle alte gerarchie ecclesiastiche locali. La diffusione di questi racconti sulla stampa locale ha portato un’ondata di indignazione popolare che ha spinto il Vaticano ad intervenire con fermezza. Così, di fronte ad un nuovo scandalo che avrebbe interessato la Congregazione delle Suore del Buon Samaritano del Molina, la Santa Sede si è mossa velocemente, inviando una delegazione in missione, con il compito di indagare sulle violenze psicologiche ed anche sessuali che, secondo le testimonianze di alcune ex suore, sarebbero avvenute in questo gruppo di religiose che ha la propria sede nella diocesi di Talca, città situata circa 240 chilometri a sud di Santiago del Cile.

Una missione per fare chiarezza sugli episodi denunciati

Come ha spiegato il Messaggero, un comunicato della Nunziatura apostolica in Cile ha annunciato una visita apostolica nell’istituto delle Suore del Buon Samaritano del Molina della durata di diversi mesi, senza però specificare ulteriormente i motivi di questa missione.

Dietro i toni diplomatici di queste parole si nasconde la volontà della Santa Sede di indagare, facendo chiarezza sulle accuse. Due sono le figure di spicco che dovranno cercare di capire se i racconti delle testimoni sono veritieri: si tratta di padre Maurizio Bridio, un frate francescano conventuale e suor Rosario Alonso, delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Quella partita mercoledì scorso è in assoluto la prima indagine vaticana che riguarda una congregazione femminile in Cile, Paese investito nei mesi scorsi da una vera e propria bufera che ha coinvolto numerosi vescovi e sacerdoti, accusati di pedofilia o di aver coperto i responsabili.

Gli scioccanti racconti delle ex suore vittime di abusi

Ora gli inviati della Santa Sede dovranno ascoltare le testimonianze delle ex suore che negli ultimi tempi hanno denunciato alla magistratura le loro traumatiche esperienze da vittime di abusi e vessazioni, anche quando erano minorenni, storie poi finite sulla stampa locale.

In particolare ha destato scalpore il racconto di una suora, Consuelo Gomez: la donna non ha solamente descritto le violenze sessuali che avevano luogo all’interno della congregazione, ma ha anche aggiunto di essere stata trattata come una schiava nel suo periodo di permanenza tra quelle mura.

Episodi inquietanti, su cui sembra esserci tutta la volontà del Vaticano di fare chiarezza, per abbattere quel muro di gomma che per troppi anni è stato eretto in Cile a difesa dei tanti responsabili di questi orrendi crimini.