Nella notte tra domenica 9 dicembre e lunedì 10 dicembre sono state rubate a Roma, nel rione Monti, venti "pietre d'inciampo" posate per commemorare e ricordare gli ebrei deportati nei lager da fascisti e nazisti. La vicenda ha sconvolto la città e indignato l'Italia. "È stato un attacco vigliacco" ha commentato, amareggiata la senatrice a vita Liliana Segre. Mentre la Procura di Roma ha già aperto un fascicolo, nelle scorse ore il sindaco Virginia Raggi ha comunicato che il Campidoglio s'impegnerà a ripristinare le pietre d'inciampo nel più breve tempo possibile.

Il furto e le reazioni

Le venti pietre d'inciampo (Stolpersteine) sono state strappate e trafugate in via Madonna dei Monti 82, nel cuore della Capitale. Installate nel 2012 per iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig, le pietre (della dimensione di un sampietrino) ricoperte da una targhetta di ottone erano state dedicate ai membri delle famiglie Di Castro e Di Consiglio, deportati nei lager nazisti.

Su quanto accaduto stanno indagando i carabinieri (coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale) e la Procura di Roma ha provveduto ad aprire un fascicolo per furto aggravato dall'odio razziale. Liliana Segre. superstite dell'Olocausto e presidente a Milano delle pietre di inciampo, scossa, ha commentato che si è trattato di "Gesto orribilmente vigliacco" che l'ha lasciata senza parole.

Adachiara Zevi, presidentessa dell’Associazione Arte in Memoria (che, tra l'altro, ha denunciato il furto), ha definito l'accaduto "Un attacco inaudito di antisemitismo e di fascismo", poi ha puntato il dito contro l'attuale governo colpevole, a suo dire di "aizzare all'odio per il diverso e di legittimare, con i suoi atteggiamenti, questi atti".

Anche le istituzioni ed il mondo politico hanno commentato l'accaduto: il presidente della Camera, Roberto Fico, dal suo account Twitter ha parlato di "oltraggio antisemita" e ha sottolineato che la memoria sarà sempre una risorsa civile per la nostra società. La presidente del Senato Alberti Casellati, invece, ha inviato un messaggio di vicinanza alla comunità ebraica.

La sindaca Virginia Raggi, indignata, ha subito condannato il vile gesto: "La memoria - ha precisato - esige rispetto". La prima cittadina di Roma ha anche fatto sapere che il Campidoglio è intenzionato a ripristinare nel più breve tempo possibile e a proprie spese, le pietre d'inciampo trafugate. L'esponente dem, Sandro Gozi, dopo aver esternato il suo rammarico per l'ignobile atto ha fatto notare il silenzio del leader della Lega, Matteo Salvini . «Prendo atto - ha scritto su Twitter - che il ministro degli Interni, sempre così prodigo di post e di parole non ha ancora commentato il vergognoso episodio».

Antisemitismo in crescita

Come già anticipato, le Pietre d'inciampo sono un'iniziativa dell'artista berlinese Gunter Demnig per depositare nel tessuto urbano e sociale delle città una "memoria collettiva" .Le prime Stolpersteine sono state installate a Colonia nel 1992 mentre le ultime sono state posate a Torino nel 2016.

I vari paesi d'Europa ospitano così 56000 "pietre" commemorative (tutte di dimensione 10 cm x 10 cm).

Nonostante dal dopoguerra ad oggi le iniziative per ricordare le vittime della Shoah (e per evitare che un tale orrore si possa ripetere) si sono moltiplicate, secondo una ricerca condotta in 12 paesi europei dall'Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali, quasi la totalità degli ebrei intervistati (l'85%) ha denunciato una costante e preoccupante crescita dell'antisemitismo. Per la maggior parte, inoltre, sarebbero proprio politici e media (ed in particolare i social) ad alimentare tale preoccupante fenomeno.