Mistero a Milano. Qualche mese fa, Raffaela Donvito, classe 1940, è stata trovata morta nella sua casa di Via Giovanni Lulli, da sola, in una situazione di forte degrado. Il Comune, dopo aver inutilmente tentato di contattare i parenti della donna, pensando di trovarsi di fronte ad un altro caso di indigenza, si è fatto carico delle spese di sepoltura. Ma ora, si è scoperto che la 78enne, in realtà, era una milionaria e dal marito, morto più di 20 anni fa, aveva ereditato una vera fortuna immobiliare.

Il ricordo dei vicini

I condomini del palazzo di Via Lulli ricordando Raffaela Donvito, affermano che viveva lì da tempo, da alcuni decenni, ma era sempre sola e, soprattutto, negli ultimi tempi per via del suo stato di salute, non voleva farsi avvicinare praticamente da nessuno.

Negli ultimi mesi, infatti, la malattia l'aveva molto provata: "Probabilmente aveva un tumore - ha raccontato un inquilino - ma non ha mai voluto farsi visitare da un medico". La donna, originaria di Tripoli era arrivata nel Belpaese sul finire degli Anni Sessanta ed aveva un carattere particolare: "Voleva sapere ogni cosa, di tutti - ha spiegato un vicino - ma non diceva nulla di sé. Però aveva il cuore grande". Nel condominio la signora Donvito era proprietaria di due appartamenti, ma viveva quasi in uno stato di povertà. Lo scorso 25 aprile è deceduta in casa, da sola. La sua salma, addirittura, è rimasta per più di un mese presso l'obitorio del Policlinico e, il Comune di Milano, non riuscendo a rintracciare alcun congiunto (la stessa donna aveva sempre raccontato di aver solo una cugina in America) si è fatto carico delle spese del funerale e della sepoltura (avvenuta nel cimitero di Lambrate).

L'incredibile scoperta

Raffaela Donvito, per un certo periodo aveva fatto la consulente fiscale e, dopo la morte del marito, aveva sempre vissuto sola, in maniera alquanto modesta. Perfino i due appartamenti che possedeva nel condominio erano lasciati all'incuria. E proprio per evitare che le due proprietà finissero in totale abbandono qualche tempo dopo la morte della 78enne i suoi vicini si sono attivati per capire se esistesse un testamento e hanno consegnato corrispondenza e documenti vari all’amministratore del condominio.

Dopo alcune ricerche si è scoperto che il marito di Raffaela, prima di morire, le aveva lasciato due società immobiliari, proprietà e terreni sparsi tra le province di Milano, Como, Mantova e Bergamo. Se verranno rintracciati degli eredi lo straordinario patrimonio della vedova Donvito andrà a loro. L'incredibile rivelazione ha sorpreso non poco i condomini di via Lulli.

Gli inquilini dello stabile, ora, si chiedono anche se non sia stata proprio Raffaela la misteriosa signora che pochi mesi fa, in maniera anonima, aveva lasciato 2,7 milioni di euro alla casa di riposo "Monsignor Pertusati" di Pavia. Il direttore generale Maurizio Niutta ha però negato che si tratti della stessa persona.