La notizia degli attentati in Nuova Zelanda, dove sono state uccise 49 persone in due moschee di Cristchurch, ha profondamente colpito tutto il mondo. Soprattutto i neozelandesi, che non si aspettavano che nella loro nazione potesse accader un fatto simile. Uno dei primi a commentare la strage, è stato l'attore Russel Crowe, che è nato proprio in Nuova Zelanda, precisamente a Wellington, il 7 aprile del 1964. L'attore e regista ha espresso tutto il suo rammarico per quanto avvenuto, e ha parlato di "morti senza senso". La strage infatti, come si ricorderà, è stata compiuta da un commando di 4 uomini armati, tre uomini e una donna, capeggiati da Brenton Tarrant, un australiano di 28 anni, che ha anche mostrato il folle gesto in diretta Facebook.

I killer hanno fatto fuoco in due diverse moschee, situate in due diversi sobborghi della città.

L'attore dice 'Kia Kaha', ovvero 'siate forti' in lingua Maori

L'attore ha voluto mandare il suo messaggio di cordoglio attraverso i social network, in particolare su Twitter. "Il mio cuore si spezza per tutte le famiglie coinvolte, e per la bella gente della Nuova Zelanda ai cui cuori questo dolore si attaccherà, per lungo tempo" - così ha detto l'attore neozelandese. Lo stesso è famoso per aver interpretato il ruolo di "Robin Hood" nella pellicola diretta da Ridley Scott nel 2010. Ma Russel Crowe è famoso soprattutto per la sua magistrale interpretazione di Massimo Decimo Meridio nel film "Il Gladiatore", quest'ultima diretta sempre da Scott nel 2000.

L'artista, alla fine del suo post a mezzo social, manda un messaggio in lingua Maori ai suoi concittadini. "Kia Kha", ovvero "siate forti". È un momento certamente delicato non solo per la Nuova Zelanda, ma per tutto il continente dell'Oceania. Nessuno si aspettava infatti che in una zona dichiarata tra le più remote del mondo potesse avvenire un fattaccio simile.

Il capo attentatore stesso, Tarrant quindi, ha dichiarato che l'atto è una dimostrazione contro gli immigrati, in ispecie di quelli di religione musulmana, e che ha scelto proprio il Paese per dimostrare che simili eventi possono verificarsi anche in una zona "marginale" del mondo.

Bilancio fermo a 49 vittime

Al momento non sembra esserci un aggravamento del bilancio delle vittime degli attacchi, fermo a 49.

Nelle scorse ore, ad Aucklan, sempre in Nuova Zelanda, le autorità hanno dichiarato di aver fatto esplodere due valige sospette. La gente è davvero terrorizzata, il premier Jacinta Arden ha detto che è "uno dei giorni più bui del Paese".