Macabro ritrovamento nella notte a Milano, in via Cascina dei Prati nella zona della Bovisa, non lontano dal nuovo polo universitario del Politecnico che ospita numerosi locali e diverse centinaia di studenti. Un cadavere decapitato è stato rinvenuto tra i rifiuti dai vigili del fuoco allertati da una telefonata che denunciava un principio d’incendio.

Dal fuoco ai cassonetti al ritrovamento di un cadavere

L'allarme scatta poco dopo le 22. Il pronto intervento del 115 è arrivato immediatamente sul posto con un automezzo pesante e con due squadre per spegnere quello che sembrava essere un banale principio d’incendio, una bravata che spesso viene segnalata a Milano a danni di cassonetti o dei raccoglitori di immondizia.

In realtà dopo pochi minuti uno dei vigili urbani ha chiamato il caposquadra che a sua volta ha allertato la centrale e sono arrivate le squadre della polizia. Accanto al cassonetto c’era un cadavere cui era stata tagliata di netto la testa.

Vicino al cadavere anche una bombola di GPL

I pompieri si sono poi trovati a dover risolvere un’altra emergenza rischiosa, la presenza di una bombola di gas propano liquido che poteva anche esplodere causando gravissimi danni a tutta la zona, eventualità che fortunatamente è stata scongiurata in tempo. Alla polizia non è toccato altro che riscontrare la presenza del corpo senza vita e coinvolgere i colleghi della scientifica. Da quanto si è appreso da fonti ufficiose durante il sopralluogo delle forze dell’ordine il corpo era privo di documenti e non è stato identificato, non immediatamente per lo meno.

Gli agenti hanno anche riscontrato che al corpo erano state tagliate le mani e le gambe all’altezza delle ginocchia, un intervento eseguito probabilmente post mortem. Gli arti sono stati ritrovati non lontano dal cadavere e poco più in là anche la testa. Dalle prime indiscrezione, secondo quanto riporta Il Giorno negli ultimi minuti, potrebbe trattarsi di una donna e le modalità cruente dell'omicidio farebbero pensare ad un uomo che abbia perso la testa e che poi abbia cercato di rendere irriconoscibile la vittima, con modalità di azione maldestra e grossolana.

Al momento, tuttavia, non si esclude alcuna pista in attesa di risalire all'identità della vittima: droga, prostituzione, controllo della malavita locale che nella zona della Bovisa è sempre piuttosto attiva nonostante da diversi anni tutto il quartiere sia stato sottoposto a una intensa operazione di riqualificazione legata soprattutto alla presenza dell'università e dei suoi studenti che tra residence e appartamenti riservati ai non residenti, costituiscono una popolazione giovanissima di diverse centinaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.