"Querela per il signor Vauro, che dite?". Così Matteo Salvini si è rivolto ai suoi follower su Twitter, dopo aver postato l'immagine dell'ultima vignetta satirica di Vauro che, a modo suo, ha voluto commentare quanto sta accadendo in questi giorni in merito all'approvazione della legge sulla legittima difesa. Il testo da poco è stato approvato dalla Camera dei Deputati (con buona pace di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle contrari alla riforma), ma prima di diventare a tutti gli effetti una nuova norma dello Stato dovrà passare nuovamente per il Senato.

In queste ore, Vauro ha voluto ironizzare con il suo stile sulla nuova legge che da sempre rappresenta un cavallo di battaglia della Lega e del suo leader. E così ha ben pensato di illustrare Salvini che, intento a scattarsi un selfie mentre in una mano regge lo smartphone e nell'altra una pistola, si confonde e preme involontariamente il grilletto sparandosi in testa. Sull'illustrazione campeggia il titolo "Nuova legge sulla legittima difesa. Selfie fatale".

Il vicepremier del Carroccio è intervenuto su Twitter postando la vignetta "incriminata", affiancata da una fotografia di Vauro. Nel commento, oltre a scrivere "E poi è Salvini che semina odio...", il ministro degli interni ha paventato la possibilità di querelare il 63enne di Pistoia, chiedendo consiglio agli utenti del social network che lo seguono.

Subito dopo, punzecchiando gli esponenti della sinistra che non tardano mai ad attaccarlo, ha augurato una buona giornata a tutti. Gli elettori della Lega si sono immediatamente schierati con il responsabile del Viminale, definendo "squallida" l'illustrazione di Vauro se non addirittura una vera e propria "stupidità". Nonostante ciò, Selvaggia Lucarelli ha preso le difese dell'editore di Pistoia, ricordando che qualche anno fa, in merito alla satira, Salvini aveva un pensiero diverso.

Selvaggia Lucarelli: 'Hai cambiato idea pure sulla satira'

Oltre a raccogliere consensi dopo aver pubblicato su Twitter il post nel quale annunciava che probabilmente denuncerà Vauro, Matteo Salvini ha dovuto fare i conti anche con chi non ha gradito la sua reazione. Alcuni utenti del social network, infatti, hanno sottolineato la libertà del vignettista di fare dell'ironia, anche ricorrendo talvolta a delle immagini o a dei commenti sferzanti.

E tra quelli che hanno dato proprio il sostegno al 63enne toscano, c'è da segnalare l'intervento di Selvaggia Lucarelli.

L'opinionista di Civitavecchia, infatti, ha recuperato un tweet del 7 gennaio 2015 di Matteo Salvini, nel quale il leader leghista scriveva "Siamo tutti Charlie Hebdo", manifestando la sua solidarietà verso il giornale satirico parigino rimasto vittima di un attentato terroristico. Ricordando quest'episodio, la blogger ha affermato: "Hai cambiato idea pure sulla satira".