Sembra una storia inverosimile, da film comico, eppure sembra essere successo per davvero. In Brasile, nella città di Vila Irmã Dulce, è stato arrestato uno spacciatore con il suo pappagallo. L'uomo aveva addestrato il volatile a gridare "Mamma, la polizia!" soltanto quando arrivavano le forze dell'ordine. In questo modo riusciva a farla franca quasi sempre. Ora però sono stati presi entrambi, e il volatile è stato condotto nello zoo locale, dove si spera di re-insegnargli a volare.

Il pappagallo che parlava troppo

Si potrebbe pensare a una fake news, eppure la notizia sembra essere confermata.

Riportata anche dal Guardian e dal Washington Post, racconta una vicenda davvero improbabile e destinata forse ad entrare nella raccolta delle vicende poliziesche più buffe concepibili.

Tutto è avvenuto a Vila Irmã Dulce, una cittadina nello Stato brasiliano del Piauí. Lì uno spacciatore aveva addestrato un pappagallo in modo perfetto, così da farla franca ed eludere i controlli delle forze dell'ordine. Il pennuto, ogni qual volta vedeva un uomo in divisa, iniziava a gracchiare: "Mamma, la polizia!" In questo modo il malvivente riusciva a darsi alla fuga sempre in tempo, e risultava quasi imprendibile. Tutto però è arrivato alla conclusione con l'arresto.

Il pappagallo 'all'arresto' nello zoo

Lunedì 22 aprile la polizia è riuscita finalmente a catturare il malvivente e il suo palo pennuto.

Infatti, avendo finalmente intuito il metodo utilizzato dall'uomo, le forze dell'ordine hanno ordito un blitz a sorpresa e sono riusciti a sorprendere lo spacciatore in tempo. Sul momento, raccontano i poliziotti, alla loro vista il pappagallo ha iniziato a strillare in modo violento, cercando ormai invano di avvertire il padrone dell'arrivo degli agenti.

Un giornalista brasiliano ha però raccontato che, dopo l'arresto, il pappagallo non ha più emesso suoni ed "è rimasto silenzioso". A detta di tutti coloro che hanno potuto vederlo, il volatile è apparso "super-obbediente".

Il pappagallo è stato quindi condotto in uno zoo locale, dove resterà per almeno tre mesi. Si cercherà di insegnargli a farlo volare, e poi si valuterà se è ancora possibile reinserirlo nell'habitat naturale, oppure se dovrà rimanere lì per sempre.

Il suo padrone malvivente è invece sotto processo per spaccio di droga.

Non è la prima volta che degli animali vengono utilizzati in attività affini allo spaccio di droga. Nel 2008, la polizia ha sequestrato due piccoli alligatori durante un raid in una favela nella parte occidentale di Rio de Janeiro. Sembrerebbe che i gangster locali li utilizzassero con i loro avversari. Tuttavia, il padre di uno dei gangster accusati ha respinto queste accuse, sostenendo che una volta la banda del figlio aveva sì tentato di farlo, ma che l'alligatore si era poi rifiutato di mangiare il cadavere.