A partire dalla vigilia del 25 aprile, sono stati compiuti atti criminali da parte dei neofascisti dei nostri tempi. L'ormai, tristemente, noto striscione che riporta la frase 'Onore a Benito Mussolini' è solo uno dei tanti gesti folli compiuti da questa minoranza che vuole ritornare ai tempi di guerra per minare le basi della democrazia italiana.

'Onore a Mussocolini, oltraggio a Milano nel giorno della Liberazione

A Milano, precisamente a Piazzale Loreto, uno dei simboli della fine del fascismo. Un gruppo di ultras Laziali ha srotolato uno striscione con la scritta 'Onore a Benito Mussolini', con tanto di saluto romano da parte di un uomo di fronte.

Sono 29 le persone identificate e 9 i denunciati. Oltre agli striscioni, durante il corteo di commemorazione, i manifestanti pro Palestina hanno intonato slogan quali: 'Via i sionisti dal corteo', 'Israele Stato terrorista' contro la Brigata Ebraica che, a sua volta, cantava 'Bella ciao'. Per fortuna solo urla, ma niente feriti.

Sempre a Milano. La corona appoggiata sulla lapide del partigiano Carlo Ciocca dagli ex partigiani della stazione Stadera, è stata incendiata nella notte del 24. Come si legge sull'Huffingtonpost, due testimoni hanno affermato di aver visto il colpevole scappare e, dopo aver spento l'incendio, hanno chiamato la polizia, senza però saper descrivere il sospetto. La corona è stata prontamente rimpiazzata il giorno seguente.

Le contestazioni nelle altre città d'Italia

Anche a Roma, precisamente nel quartiere Centocelle, nella notte tra il 24 e il 25 aprile, è stato appiccato un incendio alla caffetteria letteraria 'La pecora elettrica' di stampo antifascista. Si sospetta il dolo da parte degli estremisti di destra, in quanto l'incendio è divampato da fuori e non dall'interno.

I proprietari della libreria, intanto, hanno pubblicato un tweet subito dopo, dichiarando che stanno tutti bene e che i residenti vicino alla caffetteria non hanno subito danni.

A Piazzale Clodio, invece, Forza Nuova il 25 aprile è scesa in piazza con le bandiere della Repubblica di Salò, sfoggiando uno striscione con la scritta 'Mai più antifascismo'.

Allo stesso tempo, in Via Taranto, fuori dalla sede di Forza Nuova, è apparso uno striscione con la frase: ''Europee 2019': ogni volta che voti Forza Nuova muore un partigiano'.

Anche a Bologna e a Grosseto, città che ospitano molti caduti partigiani, sono state profanate diverse lapidi con bombolette spray, con le quali sono stati disegnati anche simboli comunisti. A Marsala, città dichiaratamente di sinistra, sono spuntati di nuovo simboli nazi-fascisti. Muri del centro storico imbrattati di svastiche e croci celtiche, lapidi di partigiani devastate. Era già successo che sulle mura della città apparissero scritte come 'Boia chi molla', contornate da svastiche e simboli delle SS.