Si chiama Lukas Saba, ha 18 anni ed è di Alghero, il presunto assassino del coetaneo ed amico Alberto Melone, ucciso brutalmente con un colpo di pistola al collo. Il giovane, dopo un lungo interrogatorio, avrebbe ammesso le proprie responsabilità ed è stato immediatamente arrestato dai Carabinieri. Ora si trova in una cella del carcere sassarese di Bancali, in attesa di essere nuovamente interrogato dal magistrato che si occuperà del caso. L’omicidio è avvenuto ieri sera, quando da poco erano passate le 21.30, in un appartamento del centro storico di Alghero, in piazza Teatro.

Inizialmente si era pensato ad un regolamento di conti tra giovanissimi. Si supponeva infatti che il killer avesse colto di sorpresa la vittima, che appunto si trovava all’interno dell’abitazione di un conoscente, in compagnia di altri amici. Nella tarda notte di ieri però la svolta nelle indagini. Lukas Saba, interrogato dai Carabinieri, è crollato e di fronte ai militari avrebbe ammesso il delitto. Gli investigatori osservano il massimo riserbo, in una vicenda molto delicata. Ora come ora infatti non sarebbe ancora molto chiaro il motivo che avrebbe spinto il18 ad uccidere il coetaneo.

Un brutale omicidio

Erano da poco passate le 21.30, ieri sera, in piazza Teatro, ad Alghero quando alcuni colpi di pistola hanno spezzato la tranquillità di una normale serata del fine settimana.

L’allarme infatti è stato immediato. I vicini di casa dell’appartamento in cui è avvenuto il delitto, quando hanno sentito gli spari e le urla di alcuni giovani, hanno subito capito che qualcosa di brutto era accaduto e immediatamente hanno chiamato i soccorsi. Un’ambulanza medicalizzata del 118 è arrivata in un batter d’occhio nell’appartamento di piazza Teatro, ma i soccorritori nulla hanno potuto fare.

Alberto Melone, conosciuto come “Albertino” dagli amici, era ormai morto. Il proiettile l’ha praticamente ucciso sul colpo, lasciandolo esanime in una pozza di sangue. Sono stati i soccorritori a mettere in allerta i Carabinieri, che in pochi secondi si sono materializzati nell'abitazione in cui era avvenuto il brutale omicidio.

Le indagini sono partite immediatamente e gli uomini del reparto investigativo dell’Arma hanno subito interrogato sul posto tutti coloro che erano presenti nell'appartamento. Compreso Lukas Saba, che è stato subito portato in caserma.

Un ragazzo 'difficile'

Alberto Melone aveva compiuto 18 anni lo scorso ottobre. Figlio di una famiglia molto conosciuta ad Alghero, i genitori gestiscono un rinomato bar, aveva avuto in passato qualche guaio con la giustizia che stava cercando di superare con il sostegno dei suoi familiari. “Albertino” si era iscritto a scuola, in due diversi istituti, ma non aveva molta voglia di studiare. Per questo motivo i genitori avevano cercato di inserirlo nel mondo del lavoro, dandogli un po’ di responsabilità nel bar di famiglia, dove spesso dava una mano.

Alberto però, con l’innocenza dei suoi 18 anni, probabilmente preferiva fare altro. Secondo le prime indiscrezioni, come era accaduto in passato (aveva un processo in corso), “Albertino” probabilmente si era messo in un giro più grande di lui. Forse una situazione pericolosa che poi è sfociata in un omicidio.