Carlo Maria Capristo, procuratore capo di Taranto, annuncia la mano pesante contro i 14 ragazzi, accusati, a vario titolo, di aver seviziato e torturato in casa sua un anziano di 66 anni, Antonio Stano, a Manduria, cittadina situata nell'hinterland della provincia ionica. I fatti risalgono a qualche settimana addietro, ma solo in queste ore il caso è venuto alla luce, poiché gli autori del misfatto sono stati fermati dagli agenti del locale commissariato. L'anziano è deceduto infatti tre giorni fa in ospedale, dopo ben diciotto giorni di agonia.

L'anziano fu trovato il 6 aprile scorso dai poliziotti legato ad una sedia nella sua abitazione, dopo che i vicini avevano dato l'allarme. Infatti gli stessi non vedevano uscire l'uomo da giorni, e per questo si sono insospettiti, pensando che gli fosse successo qualcosa.

Nessuno però immaginava i risvolti macabri di questa storia, che ha sconvolto non solo l'intero Salento, ma tutto il Paese. Un orrore davvero senza precedenti, il quale è stato anche filmato dagli autori dell'aggressione al povero 66enne. Nei video, condivisi sulla piattaforma di messaggistica istantanea Whatsapp, si vedono scene davvero raccapriccianti.

Le umiliazioni nelle chat: 'Come l'avete combinato, il pazzo?'

Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, l'anziano aveva problemi psichici, e per questo la posizione giudiziaria degli indagati potrebbe aggravarsi ulteriormente.

Gli stessi dovranno rispondere, a vario titolo, di danneggiamento, minacce, violazione di domicilio, aggressione, lesioni personali e omicidio preterintenzionale in concorso e con l’aggravante della crudeltà.

Reati pesantissimi, specie se si pensa che 12 di loro sono minorenni, mentre solo 2 degli indagati hanno raggiunto la maggiore età.

In uno dei video delle chat si sente uno di loro che chiede come avessero combinato l'uomo, definendolo "il pazzo", un epiteto che fa capire come la gang fosse a conoscenza dei problemi di salute dell'uomo. Antonio Stano era una persona umilissima, e ultimamente aveva paura proprio delle continue aggressioni di questi soggetti.

Come riportava anche questa testata in un precedente articolo, pare che Stano fosse stato aggredito anche per strada, ma nessuno avrebbe fatto nulla per difenderlo. In un'altro video, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, si vedrebbe il gruppo di giovani che entra a casa dell'anziano, il quale è già visibilmente terrorizzato. Uno di loro stringe tra le mani un tubo flessibile, simile a quello delle docce, il soggetto con il tubo in mano fa il gesto dei domatori di leoni.

Rubati forse anche dei soldi

E non è tutto, perché dalle conversazioni, non emergerebbero solo le sevizie nei confronti dell'anziano 66enne, ma anche un possibile furto. Pare infatti che i ragazzi abbiano rubato anche dei soldi, che la vittima custodiva in casa.

Stano viveva semplicemente con la propria pensione, nella sua vita aveva lavorato come operaio all'arsenale militare di Taranto. Resta da capire se questa assurda tragedia si poteva evitare, a Manduria pare che tutti conoscessero le condizioni di salute dell'anziano. Quella avvenuta in Puglia e l'ennesima storia costruita sulla violenza e la sopraffazione, che il mondo vede purtroppo quando è tardi.