“Tornatene al tuo paese”. “Disabile di m…”. “Marocchino di m…”. Questo è il tenore degli insulti che Abderrahim Belgaid, cittadino italiano originario del Marocco di 62 anni, ha dovuto sopportare lo scorso martedì sera dai passeggeri del tram 4, nei pressi di Porta Nuova a Torino. Sorprendente il motivo che ha scatenato tanta acredine: la sedia a rotelle del tetraplegico non si agganciava in modo corretto alle cinture di sicurezza del veicolo, ritardandone la partenza. Ancora più assurdo è che qualcuno non si sia limitato alle parole, ma abbia anche sputato addosso all’uomo.

Come rivela la stessa vittima di questo triste episodio di razzismo c’è stato pure chi ha tentato di aggredirlo fisicamente, ma per fortuna è stato tempestivamente fermato.

Gli insulti per il ritardo del tram

È lo stesso Abderrahim a raccontare agli inviati de La Stampa quello che è successo: verso le 19 è salito sul tram. “L’autista del mezzo si è immediatamente avvicinato e mi ha detto che dovevo utilizzare la cintura di sicurezza – spiega il 62enne – ma la carrozzina era troppo grande e quindi non ci sono riuscito”. Così gli è stato consigliato di scendere. Infatti le regole di sicurezza della Gtt, l’azienda torinese dei trasporti pubblici locali, sono state irrigidite in seguito ad un incidente mortale a bordo di un autobus, capitato ad un disabile: un mezzo non può partire se tutte le procedure non vengono pienamente rispettate.

Alle proteste del tetraplegico, il clima sul tram si è fatto teso: mentre l’autista si è allontanato per chiedere ai superiori delucidazioni su come comportarsi, gli altri passeggeri hanno iniziato a scagliarsi contro l’uomo che aveva fatto fermare la corsa. Non solo nessuno lo ha aiutato ad allacciare la cintura di sicurezza, ma in diversi hanno iniziato ad insultarlo.

In particolare un uomo sulla settantina d’anni ha sputato addosso al malcapitato, aggiungendolo che gli avrebbe rotto il collo se non fosse andato via.

Un ragazzo ha cercato di riportare la calma

La situazione non è ulteriormente degenerata solo grazie all’intervento di un ragazzo, che ha cercato di calmare gli altri passeggeri.

Poche persone in quei frangenti hanno mostrato un briciolo di sensibilità. Per fortuna dopo qualche istante è tornato l’autista, che ha risolto ogni problema, permettendo al tram di ripartire, dopo una pausa circa venti minuti. Abderrahim è rimasto profondamente scosso dalla mancanza di solidarietà di molti e si è sentito umiliato da quegli insulti, tanto da decidere di sporgere denuncia ai carabinieri per l’accaduto.

L’aggressione dell’ex datore di lavoro

La storia di Abderrahim Belgaid è davvero dolorosa: è diventato disabile circa 13 anni fa, in seguito ad un’aggressione da parte del suo ex datore di lavoro, che l’aveva spinto contro uno spigolo, provocandogli la frattura del collo. La vicenda all’epoca aveva avuto una certa risonanza mediatica, anche perché il suo assalitore, un nullatenente che però girava per la città in Ferrari, era riuscito a non essere condannato a risarcire la vittima per la propria violenza.

Tre anni e mezzo fa una nuova grave disavventura: un’automobile lo aveva preso in pieno in strada. Ma quella volta la sedia a rotelle era riuscita ad attutire il colpo, salvando la vita al tetraplegico.