È giallo sull'A1. In una piazzola di sosta autostradale, all'altezza di Castelfranco Emilia (in provincia di Modena) ieri sera è stato ritrovato morto Angelo Giuseppe Scalea, un 51enne nato in Svizzera ma residente a Bologna. L'uomo, di professione guardia giurata, presentava una vistosa ferita alla testa. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un omicidio.

Il ritrovamento

Il corpo ormai senza vita di Angelo Giuseppe Scalea è stato trovato intorno alla mezzanotte di ieri, giovedì 9 maggio, da un camionista che si era fermato in un'area di sosta lungo la corsia nord dell'autostrada A1, all'altezza dell'abitato di Castelfranco Emilia.

L'autista ha subito dato l'allarme e, sul posto, sono arrivati gli uomini della Squadra Mobile e della Scientifica che hanno effettuato tutti i rilievi tecnici del caso. Inoltre in queste ore gli investigatori stanno acquisendo e vagliando i filmati delle telecamere di video-sicurezza poste lungo il tratto autostradale. Un'operazione che, come hanno precisato gli inquirenti, potrebbe richiedere un po' di tempo.

Scalea presentava una profonda ferita alla testa e, secondo un primo accertamento medico, il decesso potrebbe essere avvenuto pochi minuti prima dell'arrivo del camionista. L'ipotesi più accreditata dalle forze dell'ordine, per ora, è quella dell'omicidio. La piazzola di sosta tra Modena e Bologna è nota per essere un frequentato luogo di incontri "piccanti" (anche di tipo omosessuale) e, senza tralasciare altre ipotesi, le indagini si stanno concentrando in questa direzione.

Secondo le prime informazioni emerse finora, la vittima risiedeva con altri due coinquilini in un appartamento alla periferia di Bologna. Sempre nel capoluogo emiliano lavorava come guardia giurata per un istituto di vigilanza. Di solito prestava servizio presso il supermercato Esselunga di Via Guelfa (nella frazione bolognese di San Vitale) e nella Galleria Commerciale Cavour (salotto dello shopping, in pieno centro storico).

I vicini, raggiunti dai cronisti nel pomeriggio, lo hanno descritto come una brava persona, simpatica e cordiale.

Il procuratore: 'Potrebbe essere caduto dall'alto'

Gli uomini della squadra mobile della Polizia di Stato di Modena stanno indagando per omicidio. Il procuratore capo di Modena, il dottor Paolo Giovagnoli, ha confermato che potrebbe trattarsi di una vicenda legata al mondo della prostituzione e degli incontri a luci rosse.

Relativamente all'ipotesi di reato, invece, ha preferito non sbilanciarsi e si è limitato a spiegare che, per il momento, non è ancora possibile affermare con assoluta certezza che si tratti di omicidio volontario. Solo l'autopsia, infatti, potrà stabilire l'entità della ferita alla testa e fornire elementi utili alla ricostruzione dell'esatta dinamica. Il 51enne presentava un solo colpo al capo e, come ha precisato il procuratore, si potrebbe ipotizzare anche una caduta accidentale dall'alto, magari dalla "cabina di un camion".