Stava per compiere un gesto folle Nicholas Musi, il compagno di Gaia, la madre del piccolo Leonardo Russo, due anni, ucciso di botte in un'abitazione di Sant'Agabio, nel novarese. Secondo quanto riporta la stampa locale, e confermato dal sindacato di Polizia penitenziaria, l'uomo la scorsa notte avrebbe tentato di togliersi la vita. L'aspirante suicida aveva legato un lenzuolo intorno alle sbarre della cella dove è detenuto: si voleva impiccare infatti. Fortunatamente gli agenti hanno notato degli strani movimenti e sono intervenuti in tempo per fermarlo, e farlo desistere dai suoi brutti propositi.

Nicholas, che ha 23 anni, si trova in carcere dalla sera del 24 maggio scorso, quando insieme alla madre di Leonardo fu fermato con l'accusa di omicidio. Per dovere di cronaca e completezza di informazione, dobbiamo precisare che Gaia è stata arrestata, ma non si trova in carcere. La donna è infatti detenuta in una struttura protetta, in quanto sarebbe incinta di un altro bambino.

La madre di Leonardo: 'Non l'ho ucciso io di botte'

Gaia continua a ripetere agli investigatori di non essere stata lei ad infierire sul povero Leonardo. Ricordiamo che il bambino arrivò ormai privo di vita presso l'ospedale di Novara la scorsa settimana, e furono proprio i suoi congiunti, la madre e il suo compagno, a chiamare immediatamente i soccorsi.

Portato al nosocomio locale, i medici da subito notarono dei lividi abbastanza strani sul corpo del piccolo, e quindi chiesero spiegazioni alla coppia, che si limitò soltanto a dire che Leonardo fosse caduto dalla lettino. I medici avevano già capito che quegli ematomi non erano assolutamente compatibili con una caduta accidentale, e quindi chiamarono la Polizia, che dopo serrate indagini durate pochi giorni, chiusero il cerchio intorno ai due.

C'erano inoltre, sin da subito, già dei sospetti su un altro ricovero del bambino avvenuto diverso tempo addietro. Da precisare inoltre che Gaia, sebbene abbia dichiarato di non essere stata lei ad aggredire il bimbo, non ha neanche fatto esplicitamente il nome di Nicholas.

Ieri svolti i funerali del bimbo

Intanto nella giornata di ieri si sono svolti i funerali del bambino.

Tutta Novara, e l'Italia intera, sono rimasti sconcertati da tanta crudeltà nei confronti di un'altro bimbo innocente. L'altro giorno si è svolta invece una fiaccolata per ricordare la vittima di questo assurdo fatto di cronaca, e si sono vissuti momenti di tensione con la famiglia della madre del bimbo ucciso. La nonna ha dichiarato che le denunce sono state fatte, in quanto il piccolo da tempo subiva violenze, ma nessuno, a suo dire, gli avrebbe dato retta. Ma i novaresi non la pensano affatto così, e chiedono a gran voce giustizia.