Un'altra di quelle storie alle quali si fa veramente fatica a credere, ma che purtroppo si è verificata veramente negli Stati Uniti d'America, precisamente in California. La protagonista è Sarah Lockner, una donna di 27 anni, che all'epoca dei fatti ricopriva la mansione di cassiera in un McDonald's a Redwood City. In quello stesso fast food, purtroppo, circa un anno fa, la donna incinta ha deciso di mettere al mondo e poi, subito dopo, provare a uccidere il suo bambino per tornare subito a lavorare come se nulla fosse. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, infatti, soltanto grazie alla segnalazione di una collega, che si era accorta del bambino a testa in giù nel water, sono state allertate le forze dell'ordine che sono subito intervenute.

Ebbene, nel corso del processo la ventisettenne si è difesa dicendo di non sapere di essere incinta. Conclusione, non andrà in carcere neanche per un giorno e dovrà rispettare soltanto i quattro anni di libertà vigilata che le sono stati comminati.

Usa, mette al mondo il figlio e tenta di ucciderlo: non sarà condannata alla reclusione

La donna era stata accusata di aver tentato di annegare il suo bimbo e, quindi, di tentato omicidio. Secondo la ricostruzione dei fatti, la donna stava svolgendo il suo normale turno di lavoro quando improvvisamente cominciò ad avere alcuni dolori allo stomaco. Poco dopo essere stata in bagno, fu un collega a scoprire una pozza di sangue, che la donna giustificò col ciclo mestruale "abbondante".

Dopo pochi minuti, però, un'altra collega di lavoro scoprì il corpo del bambino con la testa rivolta verso l'acqua all'interno del water e, a quel punto, non si è potuto fare altro che avvisare la polizia. I soccorsi, una volta giunti nel McDonald's, hanno trovato il bimbo privo di respirazione, ma fortunatamente, dopo essere stato in coma farmacologico, il piccolo si è miracolosamente ripreso e adesso sta bene.

Per la ventisettenne si tratta del secondo parto: anche nel caso precedente non era consapevole di essere incinta

Sarah Lockner, adesso, oltre a dover rispettare i quattro anni di libertà vigilata, è stata anche obbligata a seguire delle lezioni di genitorialità. Come già detto, dopo il brutto episodio, la donna ha provato a difendersi spiegando di non essere proprio a conoscenza del fatto di essere incinta, così come ha confermato anche il suo fidanzato e tutti i suoi colleghi.

Come raccontato poi dai pubblici ministeri, la ventisettenne, già circa cinque anni fa, aveva messo al mondo un altro figlio e, anche in quell'occasione, aveva spiegato di non essersi resa conto di essere incinta. Non è ancora stato chiarito invece chi abbia oggi la custodia dei due bambini, anche se il piccolo sarebbe al momento assieme alla zia.