Dal passato non si scappa, se sei stato un Beatle lo sarai per sempre, anche perché ci saranno gli altri a ricordartelo. Questo Sir Ringo Starr lo sa benissimo ed oggi, nel giorno del suo 78° compleanno, il passato ritornerà prepotentemente tra i suoi mille ricordi per riportarlo indietro a quei formidabili anni '60, quando i Fab Four scrissero una delle pagine più belle e longeve della storia della musica internazionale.

Le date italiane del suo tour europeo

Dunque, sono 78 primavere, ma lo storico componente dei Beatles sembra davvero non sentirle.

Dopo sette anni, Ringo Starr e la sua All Star Band sono in tournée in Europa per promuovere il nuovo disco, Give more love, uscito quest'anno e prodotto dallo stesso Ringo. Il tour toccherà anche l'Italia con le date dell'8-9-11 luglio, rispettivamente a Lucca (Summer Festival), Marostica (Piazza Castello) e Roma (Auditorium parco della musica, Cavea). Il 23 e 24 giugno si era esibito in Israele, in uno scenario che potrebbe prestarsi facilmente a strumentalizzazioni di carattere politico, alla luce della situazione sempre delicata in Palestina. "Ci sono molte persone a favore di Israele e tantissime altre contro, io non sono quì per fare politica, ma per portare Peace and Love", ha detto in occasione del suo concerto a Tel Aviv.

Dall'infanzia all'incontro con i Beatles

Richard Henry Starkey Jr in arte Ringo Starr nasce a Dingle, un sobborgo proletario di Liverpool, il 7 luglio 1940. La sua infanzia è segnata dalle cattive condizioni di salute che lo perseguiteranno per tutta la sua vita. A sei anni viene operato di appendicite acuta, va in coma per due mesi e resta in ospedale per altri sei.

A tredici anni fu ricoverato al Heswell Children's Hospital per una tubercolosi, uscirà dal nosocomio due anni dopo. La sua passione per la musica nasce nel 1953, quando il patrigno Harry Graves gli regala una batteria, dalla quale non si separerà mai più. Nel 1959 fa parte degli Al Caldwell's Texans, diventati poi Rory Storm and the Hurricane, la band più popolare di Liverpool in quel periodo.

Nel 1960 sul palco del Kaiserkeller di Amburgo conosce per la prima volta i Beatles, due anni dopo ne diventa il batterista. Soprannominato il Beatle triste, per il suo carattere introverso e taciturno, in realtà all'interno del gruppo assume l'importantissimo ruolo di pacificatore. Infatti è sempre lui che, dopo i famosi e furibondi litigi tra John Lennon e Paul McCartney, fa riavvicinare i due leader.

Il controverso rapporto con le droghe

Nel 1964 insieme agli altri componenti della band si innamora della marijuana, dopo aver passato una notte di bagordi a New York con Bob Dylan. Da allora fino al 1988, anno in cui si disintossica presso una clinica in Arizona, sarà una escalation fatta di cocaina, speed, benzedrina e, soprattutto, Lsd.

Del resto, intorno alla metà degli anni '60, la droga entra di prepotenza anche nella musica dei Beatles, basti pensare a Got to get you in my life, dedicata alla marijuana per passare all'intero album Revolver e alla leggendaria Lucy in the sky with diamomds, un vero e proprio inno alla Lsd. A Ringo viene riconosciuto un innato senso dell'umorismo che agli altri tre mancava. Scrisse infatti No no song, una canzone contro la droga, in un periodo in cui si 'abbuffava' di droghe e alcool. Nel 2015, quando entra a far parte della Rock and Roll Hall of Fame e nel 2017, quando viene insignito con il titolo onorifico di Baronetto di sua Maestà, ebbe però a dire: "Dopo i Beatles la mia esistenza è andata a rotoli perché le droghe e l'alcool erano al di sopra di ogni altra cosa.

Ora sento che la mia vita è migliorata, vado in tour e vivo di giorno".

Quella volta che lasciò i 'Fab Four'

Nel 1968 durante le registrazioni per il White album vuole mollare il gruppo perché non si sente all'altezza degli altri tre. Va da John Lennon e gli dice che non sta suonando bene e che invece loro tre sembrano molto affiatati. John gli risponde che pensava la stessa cosa, ma al contrario. Dopo va da Paul McCartney, la risposta di Paul sarà uguale a quella dell'altro Beatle, allora lui dice : "Me ne vado, questa è una gabbia di matti". Va in vacanza in Sardegna con l'attore Peter Sellers, ma quì viene raggiunto da un telegramma che dice: "Sei il miglior batterista rock del mondo, torna a casa, ti amiamo".

Durante il viaggio di ritorno scrive Octopus's Garden, una brano scherzoso dedicato al polpo che aveva mangiato per la prima volta proprio in terra sarda. Ringo Starr ha avuto una sua vita prima e dopo i Beatles, ma quegli otto anni non si possono dimenticare perché ci sono anche gli altri a ricordarglieli sempre. Durante una vacanza in India con sua moglie, lo "scarafaggio" racconta di essere stato accerchiato da un folto gruppo di ragazzini con in mano gli album dei Beatles e intenti a canticchiare Sgt Pepper's. E' proprio vero che non si scappa dal proprio passato, da quei favolosi anni '60 che hanno segnato per sempre la storia della musica. Il passato sarà sempre presente nel futuro di Sir Ringo Starr.