Dopo Antonio Pennarella e Riccardo Zinna, prematuramente scomparsi quest'estate, il Cinema napoletano in questo 2018 perde un altro grande interprete. All'età di quasi 90 anni, li avrebbe compiuti il prossimo mese, è morto Carlo Giuffrè.

Popolare attore di teatro, cinema e televisione, Giuffrè era nato il 3 dicembre del 1928 ed aveva esordito sui palcoscenici teatrali napoletani, insieme al fratello Aldo, nell'immediato dopoguerra. Sul finire degli anni Quaranta, la coppia di fratelli aveva iniziato a collaborare artisticamente con il grande Eduardo de Filippo.

Una carriera lunga settant'anni

Dai primi spettacoli teatrali, risalenti al 1947, fino all'ultimo film "Se mi lasci non vale" del corregionale Vincenzo Salemme, uscito nel 2016, Carlo Giuffrè è stato protagonista di una splendida carriera attoriale lunga settant'anni.

Al cinema, l'interprete napoletano aveva debuttato nel 1950 con "Napoli milionaria", con la regia di Eduardo de Filippo, e aveva proseguito l'anno successivo con "Milano miliardaria", con la regia di Marcello Marchesi e Vittorio Metz.

Dopo queste due pellicole la carriera di Giuffrè ebbe un'escalation inarrestabile tanto che l'attore iniziò a venire regolarmente impiegato nei film di alcuni tra i più grandi registi dell'epoca; Giuffrè, infatti, compare nei lavori cinematografici di Roberto Rossellini, Pietro Germi, Dino Risi, Steno, Vittorio Caprioli, Mario Monicelli e Bruno Corbucci.

In tempi più recenti, stiamo parlando del 2002, l'attore aveva anche interpretato il ruolo di Mastro Geppetto nel "Pinocchio" di Roberto Benigni.

Molto corposo anche il suo curriculum televisivo. La prima apparizione di Giuffrè nel piccolo schermo risale al 1956 con la pellicola "L'Alfiere" mentre l'ultimo ruolo, quello del Cardinale Elia Dalla Costa, è per il film Tv "Gino Bartali - L'intramontabile".

Nel 1962 prese parte allo sceneggiato "I Giacobini", mentre nel 1971 fu il conduttore della ventunesima edizione del Festival di Sanremo insieme ad Elsa Martinelli.

Premi e riconoscimenti

Nel 1984 Carlo Giuffrè vinse il David di Donatello, in qualità di Miglior attore non protagonista, per il film "Son contento", con la regia di Maurizio Ponzi.

Nel 2007, in occasione del riconoscimento alla carriera conferitogli dal "Premio Eti - Gli olimpici del teatro", Carlo Giuffrè venne insignito dell'onorificenza di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica.