Il professor Mario Monti nella puntata di questo 7 maggio è stato ospite a 'Dimartedì' su La7. L'ex Presidente del Consiglio e attuale senatore a vita, si è espresso in particolare sulle scelte economiche e internazionali dell'Esecutivo Lega-M5S, anche con l'avvicinarsi delle elezioni europee che saranno particolarmente importanti per definire gli scenari futuri dell'Italia e del Vecchio Continente.

Mario Monti: 'Stiamo uscendo da UE ed Euro, all'estero facciamo sorridere, la nostra effettiva sovranità è più bassa'

Mario Monti ha esordito affermando: "Siamo abituati ad avere un ministro dell'Economia come Tria che con pazienza tiene la linea, ma ad avere attorno dichiarazioni bellicose sull'UE e sul vincolo di Bilancio degli altri ministri: essi contribuiscono al peggioramento dell'economia, dei tassi di interesse e dello spread.

Se il debito è alto, c'è meno possibilità di spesa per servizi e investimenti. Questo non è un gioco bilaterale fra Roma e Bruxelles ma che riguarda tutti i mercati mondiali. Oggi abbiamo uno spread di 262 punti, quello della Spagna di 100: questo perché i mercati valutano il "rischio Italia" quasi tre volte superiore a quello spagnolo. Dobbiamo stare attenti alle parole e ai fatti. Si devono riprendere le riforme"

Sul futuro dell'Italia nell'UE, Monti ha spiegato: "I due partiti al Governo più volte hanno fatto dichiarazioni che contraddicono quel che affermavano prima del 4 marzo 2018. Dicono di non voler uscire dall'UE pur continuando però a schiaffeggiarla ogni giorno. L'Italia sta uscendo dall'UE e dall'Euro: questo perché dall'Unione Europea siamo usciti sul piano dell'appartenenza, come Politica internazionale e sul posizionamento del Paese; mentre sul piano monetario pur non essendo usciti stiamo facendo qualcosa affinché la nostra presenza nell'Euro (essenziale per evitare altri disastri) sia compatibile con una crescita e con l'occupazione?

No, non lo stiamo facendo".

L'ex Premier ha ricordato: "A fine anni Novanta l'Italia è riuscita a essere fra i paesi fondatori dell'Euro, nel 2011 noi abbiamo evitato di uscire dall'Euro e di farlo affossare. Ma questo rischio c'è. E' importante che l'Italia si guardi dentro: se lo fa vedrà che ci stiamo isolando, stiamo diventando un paese a cui gli altri, in Europa e nel mondo, guardano con un misto fra il sorriso e lo sberleffo, purtroppo.

Ci nutriamo al nostro interno di orgoglio nazionale e di ricerca di sovranità, ma nel frattempo portiamo la nostra effettiva sovranità ai livelli più bassi che io ricordi".

Mario Monti: 'Serve una rivolta di noi cittadini'

In conclusione Mario Monti ha spiegato: "Noi cittadini dobbiamo avere una specie di rivolta e dobbiamo chiedere di essere governati senza che venga coltivato il nostro consenso quotidiano, ma invece l'interesse del Paese, altrimenti non ne usciamo.

Stiamo vedendo dove ci sta portando questo clima: ci porta a essere un Paese che non riesce a risolvere i suoi problemi quotidiani di sopravvivenza, che ha rinunciato ad avere ambizioni di un ruolo in Europa e nel mondo, e soprattutto un paese che sta perdendo i suoi giovani migliori, che vogliono far carriera senza raccomandazioni. Stiamo invece assorbendo, attraverso l'immigrazione, gente necessariamente meno qualificata, che porta problemi transitori per loro stessi e per le popolazioni che li accolgono, ma che vogliono migliorare la propria situazione e avere successo".