Mentre continua il confronto politico-elettorale tra i partiti anche sulla riforma Pensioni in vista delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo, da Palazzo Chigi sottolineano l’importanza dell’Anticipo pensionistico volontario rivendicando i meriti del Governo Renzi prima e del Governo Gentiloni poi. Sono più di 1.300 le domande presentare a 24 ore dall’attivazione dell’Ape volontario rivolto ai lavoratori over 63 con almeno 20 anni di contributi previdenziali, oltre 90.000 le simulazioni fatte a 48 ore dall’attivazione nel simulatore online sul sito dell’Inps.

Questi i dati ufficiali finora forniti dall’Istituto nazionale per la previdenza sociale attualmente presieduto da Tito Boeri. Ci sono adesso anche le prime previsioni del governo dopo l’attivazione dello strumento che consente l’uscita anticipata dal lavoro quattro anni prima rispetto ai requisiti anagrafici previsti dalla legge Fornero e con un’anzianità contributiva di almeno venti anni, si tratta sostanzialmente di un prestito pensionistico ventennale che viene erogato dalla banche, garantito dalle assicurazioni e coordinato dall’Inps.

Pensioni, il governo rivendica l’importanza dei risultati raggiunti

"Tra il 2017 e il 2020 – ha detto Marco Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi - andranno in pensione prima dei requisiti più di 100 mila persone”.

Questi i numeri del consulente economico del governo delegato dal premier Paolo Gentiloni a coordinare il tavolo di confronto sulla fase due della riforma pensioni conclusosi con un accordo tra l’esecutivo, la Cisl di Annamaria Furlan e la Uil di Carmelo Barbagallo ma non con la Cgil di Susanna Camusso. Leonardi si sofferma anche sui nuovi criteri per l’accesso a questa nuova formula di pensione anticipata che consentirebbe di concludere l’attività lavorativa “con criteri più giusti e obiettivi – ha detto in un’intervista pubblicata oggi su La Repubblica - delle salvaguardie del passato”.

Un risultato che, secondo il consulente economico del governo, non era affatto scontato. Il riferimento è non solo all’Ape volontario ma anche a quello aziendale, all’Anticipo pensionistico sociale e precoci. Leonardi ha evidenziato anche l’importanza della “Rita, la quarta modalità per anticipare la pensione – ha spiegato - usando i fondi integrativi”.

Tuttavia finora non sono mancati problemi per l’attivazione di tutte le misure introdotte dal Governo Renzi, il notevole ritardo con cui è stato attivato l’Anticipo pensionistico volontario è solo l’ultimo di una sfilza di ritardi accumulati in questi mesi dall’esecutivo sulla questione previdenziale, che si è imposta non a caso tra i temi i primo piano nella campagna elettorale verso le elezioni politiche del 4 marzo 2018.