Rimane alta l’attenzione sulle proposte relative alla riforma Pensioni in vista delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo quando gli elettori italiani saranno chiamati al voto per eleggere i nuovi deputati e senatori che dovranno poi accordare la fiducia a un nuovo governo. Ad animare il confronto politico, economico e sindacale in questi giorni che ci separano dal voto è soprattutto la legge Fornero: abolirla, modificarla o lasciarla così com’è? Sono in molti a non avere dubbi sul fatto che bisogna abolirla, ma c’è invece chi propone di non toccarla, come il centrosinistra guidato dal leader del Partito democratico Matteo Renzi.

Va avanti diritto per la sua strada, senza nessun passo indietro, il segretario della Lega Matteo Salvini che ormai da tempo propone di mandare in soffitta la riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti appoggiato in Parlamento dalla maggioranza di larghe intese.

Pensioni, il leader della Lega ribadisce: aboliremo la legge Fornero

"Il mio impegno umano e morale, prima che politico – ha ribadito oggi il leader e candidato premier del Carroccio - sarà cambiare la Fornero che è una legge – ha sottolineato ancora una volta - profondamente sbagliata". La Lega dopo la rottamazione della legge Fornero propone l’attivazione della Quota 100 per tutti i lavoratori precoci, quota cento data dalla sommatoria tra età anagrafica e anzianità contributiva, e la Quota 41 per i lavoratori precoci che hanno cominciato a lavorare in giovanissima età, dunque in pensione con quarantuno anni di contributi previdenziali a prescindere dall’età anagrafica.

Ma anche la proroga del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici. Le stesse proposte del Movimento 5 stelle guidato dal candidato premier Luigi Di Maio.

"Sulla legge Fornero – ha rimarcato Matteo Salvini intervenendo oggi a Roma al congresso confederale dell'Ugl - non si discute. L'ho detto anche – ha puntualizzato - al mio alleato Berlusconi".

Nel programma della coalizione di centrodestra è previsto il superamento della legge Fornero. Mentre Salvini propone di abolirla senza se e senza ma, gli alleati - Raffaele Fitto e Lorenzo Cesa (Noi con l’Italia-Udc), Silvio Berlusconi (Forza Italia) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) – sembrano più intenzionati ad apportare delle modifiche ma non a cancellare la legge che nel 2011 loro stessi appoggiarono sostenendo in Parlamento l’azione dell’esecutivo guidato dall’ex presidente del Consiglio Mario Monti.