I tempi per la predisposizione della legge finanziaria 2019 si accorciano e il governo Salvini-Di Maio si trova ad un bivio non di facile scelta: sforare con i conti realizzando appieno quanto promesso in campagna elettorale o rivedere molte delle cose promesse e date per certe e realizzabili nel breve periodo.

Tra le scelte difficili da compiere vi è certamente la riforma delle Pensioni. Il leader della Lega nord Matteo Salvini ed il capo politico del M5s Luigi Di Maio, oggi ambedue vicepremier, sono in queste ore alla ricerca di soluzioni che possano andare nella direzione da una parte di contenere il debito pubblico, dall'altra di concretizzare almeno in parte le promesse fatte.

Il problema più contingente e che non lascia dormire sonni tranquilli a milioni di italiani, è la riforma delle legge Fornero sulle pensioni.

Quali le prospettive e quali le soluzioni per la revisione della legge sulle pensioni

I tecnici dei due partiti che formano la maggioranza di governo Lega e M5s, sono al lavoro per cercare una soluzione idonea e che soddisfi un po' tutti. Dalle indiscrezioni che circolano negli ambienti vicini al ministro del lavoro nonché vicepremier Luigi Di Maio, pare che la soluzione più ottimale per sciogliere il nodo del pensionamento, sia quella della quota 100 e cioè la somma tra l'età anagrafica e gli anni di lavoro o di contribuzione.

Le riunioni tra i vertici dei 2 partiti si susseguono a ritmo serrato per la ricerca di una soluzione comune e condivisa.

L'applicazione di una misura del genere costerebbe 4 miliardi su un totale complessivo della manovra di circa 27 miliardi.

E' tutto oro quel che luce in materia economica sulle pensioni?

Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico Di Maio, in un'intervista rilasciata a Radio 24 ha dichiarato che il governo in questo momento sta affrontando diversi problemi e diversi temi, oggetto di promesse in campagna elettorale quali: la flat tax, il reddito di cittadinanza e la revisione della legge vigente sulle pensioni.

Intanto, ha affermato, proprio per dare un segnale di discontinuità a vecchie pratiche e a privilegi consolidati, che è stata depositata la legge sul taglio delle pensioni d'oro. I soldi risparmiati da tale taglio, verranno destinati all'aumento delle pensioni minime. Altra misura al vaglio del governo è la revisione con conseguente taglio dei privilegi dei sindacalisti sempre in materia pensionistica, con un risparmio del 20-25%.

Insomma "di carne al fuoco" ve n'è tanta sui tavoli del governo, vedremo se non andrà tutto in fumo. Noi seguiremo lo sviluppo delle vicende pensionistiche aggiornandovi come sempre. Pertanto continuate a seguirci.