Le ultime novità sulle pensioni ad oggi 12 settembre 2018 vedono arrivare nuove importanti dichiarazioni dal leader della Lega Matteo Salvini in merito alla quota 100 e ad un possibile vincolo anagrafico a partire dai 62 anni (anziché i 64 anni discussi in precedenza). Nel frattempo anche il Ministro Tria apre alla flessibilità previdenziale, sebbene legandola ad un processo graduale e rispettoso dei conti pubblici. Infine, dai Fratelli d'Italia arriva una nuova proposta riguardo un provvedimento di detassazione per i pensionati che decidono di trasferirsi nel nostro Paese.

Pensioni anticipate e Quota 100: Salvini rilancia l'uscita dai 62 anni

Sulla delicata questione della quota 100 il Ministro dell'Interno Matteo Salvini è tornato a prendere posizione, chiedendo di avviare il provvedimento a partire dai 62 anni di età. La nuova possibilità è stata espressa durante un intervento nella trasmissione televisiva Porta a Porta. "Quota 100 con 64 anni? No, è assolutamente troppo alto. Io ho chiesto al massimo 62" ha spiegato l'esponente leghista, commentando il paletto anagrafico di cui si è discusso molto nelle ultime settimane. È chiaro che se la nuova ipotesi fosse confermata, si potrebbe ottenere la quiescenza a partire dal raggiungimento di 38 anni di anzianità contributiva (ovviamente al rispetto del requisito anagrafico).

Sulla questione resta però un punto ancora inesplorato, ovvero il costo potenziale della misura. C'è infatti chi stima la necessità di reperire risorse per 13 miliardi di euro, una cifra che appare poco equilibrata rispetto al vincolo di sostenibilità economica delle misure che andranno approvate con la prossima Manovra.

Tria apre alle riforme, ma in modo graduale

Nel frattempo anche il Ministro dell'Economia Giovanni Tria è apparso maggiormente possibilista nelle ultime ore, sebbene non abbia abbandonato il richiamo a provvedimenti che dovranno risultare "equilibrati, coerenti e graduali". Secondo l'esponente dell'esecutivo, bisognerà avviare le riforme compatibilmente con gli spazi che risultano disponibili nel bilancio e considerando l'intero arco della legislatura.

Di sicuro all'interno della legge di bilancio 2019 dovranno comparire contemporaneamente le misure di riforma del fisco, delle Pensioni e del reddito di cittadinanza. A Tria spetterà trovare la quadra per rendere compatibili i provvedimenti dal punto di vista dei conti. E sopra ogni cosa, c'è l'urgenza di rilanciare la crescita del Paese. "Sarebbe equilibrato fare un po' di tutto e vedere se le misure hanno una coerenza, ma il centro della manovra sono gli investimenti, la botta alla crescita deve venire dagli investimenti", ha concluso Tria.

La proposta dei Fdi: zero tasse come in Portogallo per chi si trasferisce al sud

Dai Fratelli d'Italia arriva un nuovo disegno di legge in Senato che mira a replicare il modello portoghese nell'attrarre migliaia di pensionati dall'estero.

L'idea è di garantire la possibilità di applicare ai redditi da pensione un'aliquota sostitutiva di 6mila euro l'anno per un decennio, senza altri adempimenti. Per poterne beneficiare, bisognerà però aver avuto la residenza all'estero nei nove anni precedenti. A proposito della misura, la leader dei Fdi Giorgia Meloni ha spiegato di voler "copiare il modello Portogallo, che ha scelto di detassare le pensioni degli stranieri che si trasferivano a vivere sul suo territorio e ha attratto 80 mila persone alzando il Pil dell'1,2%". Replicando e adattando l'idea, "noi proponiamo la stessa cosa per le regioni maggiormente in difficoltà, ma belle come sono la Campania, la Sicilia, la Calabria e la Puglia.

Pensiamo di poter essere molto competitivi per i pensionati facoltosi dall'estero", ha quindi concluso Meloni.

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