Sul concitato tema dei pensionamenti anticipati tramite quota 100 continuano a moltiplicarsi indiscrezioni, rumors e dichiarazioni, tanto che la situazione resta caratterizzata dalla forte incertezza. Nelle ultime ore si sono infatti susseguiti diversi articoli sulla stampa specializzata, nei quali si riportava il tentativo di avvicinamento tra Governo italiano e Unione europea per mezzo di uno slittamento ad aprile delle misure chiave previste nel contratto giallo-verde. Stiamo parlando del superamento della legge Fornero tramite la quota 100 (a partire da 62 anni di età e 38 anni di versamenti) e del nuovo reddito di cittadinanza, in grado di garantire un assegno fino a 780 euro al mese per coloro che vivono una condizione di disagio economico e lavorativo.

Sulla vicenda si sono però registrate nelle ultime ore anche le dichiarazioni del leader leghista Matteo Salvini, il quale sembra intenzionato a procedere sulla legge di bilancio 2019 senza alcuno slittamento.

Pensioni flessibili, per Salvini la nuova quota 100 partirà a febbraio 2019

Stante la situazione appena descritta, secondo il Vice Premier Matteo Salvini le ultime indiscrezioni tecniche circolate dopo il confronto tra il Premier Conte assieme al Ministro dell'Economia Tria con i Commissari UE Moscovici e Dombrovskis sarebbero da considerarsi come non valide. Infatti, durante un'intervista rilasciata per l'Agenzia di stampa AdnKronos, l'esponente della Lega ha spiegato che a suo parere la quota 100 non slitterà, ed anzi i primi prepensionamenti potranno partire già dal prossimo mese di febbraio 2019.

Un mese che sarebbe strettamente legato all'approvazione della Legge di bilancio a dicembre e quindi ai tempi tecnici per poter dare seguito ai provvedimenti contenuti all'interno. In merito invece alla platea dei potenziali destinatari, Salvini parla di circa 600.000 persone. Questo numero rappresenta però la stima di tutti coloro che avranno potenzialmente i requisiti per aderire ai pensionamenti anticipati, mentre la percentuale di coloro che decideranno effettivamente di uscire dal lavoro potrebbe essere inferiore.

A tal proposito, si parla di un range che va dalle 200.000 alle 500.000 persone.

Sicurezza sulle coperture, ma pronti ad intervenire

Infine, per quanto concerne le delicata questione delle coperture relative alla quota 100, Salvini assicura che si effettueranno dei controlli mensili, così da essere pronti ad eventuali correttivi in corso d'opera nel caso risultassero necessari.

La questione appare ovviamente fondamentale proprio perché al centro della distanza di vedute con i Commissari europei, ma anche su questo punto si registra una piccola apertura. "Se le riforme scritte dal governo giallo verde non dovessero funzionare la disponibilità c'è, ma noi siamo sicuri che funzionerà", ha quindi concluso il leader leghista.