“Quota 100 c’è, i soldi ci sono”: lo ha assicurato il vicepremier leghista Matteo Salvini parlando oggi con i cronisti della manovra e della riforma delle Pensioni. Ancora una volta non sono mancate da parte del ministro dell’Interno critiche alla legge Fornero che intende smantellare “pezzo per pezzo” nel corso della legislatura con il governo gialloverde. Intanto, l’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte parte con l’introduzione di nuovi elementi di flessibilità per l’uscita dal mondo del lavoro verso nuove forme di pensione anticipata.

Pensioni, la Quota 100 è nella legge di Bilancio 2019

La soluzione per il pensionamento con Quota 100 sarà nella legge di Bilancio 2019 e sarà attiva dal “mese di febbraio, come ho sempre detto”, ha ribadito oggi il leader del Carroccio. Il governo punta così a favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. La platea dei beneficiari della misura previdenziale sarebbe di più 600 mila lavoratori. Quota 100 “riguarderà potenzialmente – ha puntualizzato Matteo Salvini a margine dell’Inaugurazione dell’anno accademico della scuola di Perfezionamento per le Forze di polizia a Roma - più di seicentomila italiani che potranno liberamente scegliere se continuare a lavorare o prendere la via della pensione liberando – ha sottolineato - centinaia di migliaia di posti di lavoro per i nostri ragazzi”.

Salvini sulle pensioni: ‘Smonteremo la legge Fornero’

Nessun problema per quanto riguarda le risorse, bastano e avanzano, secondo Salvini, quelli previsti nella legge di Bilancio 2019 al vaglio del Parlamento e di Bruxelles. “I soldi ci sono, anzi – ha detto il vice presidente del Consiglio - i tecnici ci stanno dicendo che forse ce ne abbiamo messi anche troppi, per eccesso di prudenza”.

L’intenzione sembra quello di non fare nessun passo indietro rispetto a quanto promesso in campagna elettorale e nel contratto di governo sia dalla Lega che dal Movimento 5 stelle. “Io faccio il ministro – ha aggiunto Salvini - e il mio obiettivo è mantenere gli impegni presi con gli italiani”. Tra gli impegni presi la rottamazione della riforma pensioni targata Fornero varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto in Parlamento da una maggioranza di larghe intese che andava da Forza Italia al Partito democratico. “Per quello che mi riguarda – ha sottolineato - è ragione di vita smontare pezzo per pezzo la legge Fornero che chiude il mondo del lavoro”.