Ultime notizie sulla riforma Pensioni, ad oggi domenica 16 dicembre, che riguardano la difficile trattativa tra il governo Conte e l'Unione europea per la quadratura dei conti della manovra finanziaria. Quota 100 e reddito di cittadinanza hanno già subito un taglio deciso nelle risorse, ma tutto ciò potrebbe anche non bastare. Lega e Movimento Cinque Stelle, però, continuano a litigare, soprattutto in merito alla questione riguardante le pensioni d'oro. Inoltre, l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, rimprovera il PD su alcune questioni, come quelle delle 'quote' e Opzione Donna.

Riforma pensioni, salti mortali del governo per far quadrare i conti

Continuano le manovre del governo per far quadrare i conti della Legge di Bilancio di fronte alla Commissione europea. Le due misure bandiera della manovra finanziaria, vale a dire riforma pensioni e reddito di cittadinanza hanno già subìto un brusco taglio di 4,2 miliardi di euro ma il Sì dell'Europa non è affatto scontato, anche perché bisognerà soprattutto fare i conti con le platee beneficiari. Intanto c'è da registrare l'aumento del 'tasso di litigiosità' tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord: ormai si può parlare di scontro quotidiano in merito ai due temi caldamente sponsorizzati dai grillini, vale a dire reddito di cittadinanza e pensioni d'oro.

Proprio sulla questione dei super assegni, è arrivato l'ennesimo stop da parte della Lega. Il Movimento Cinque Stelle, infatti, vuole un taglio progressivo dal 10 al 40 per cento alle pensioni annue con importo superiore ai 90mila euro. Matteo Salvini, però, ha ribadito come si stia parlando di pensionati che prendono oltre 5mila euro netti al mese e che, in ogni caso, se hanno versato i contributi per quelle cifre, 'nessuno gliele tocca'.

Il leader della Lega Nord ha, comunque, assicurato che l'accordo con il Movimento Cinque Stelle arriverà: 'Lasciateci lavorare' ha detto il vicepremier.

PD, Damiano bacchetta chi ora dice no alle Quote e al reddito cittadinanza

L'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha parlato della contrarietà espressa da alcuni esponenti dell'opposizione, fra cui anche qualcuno del Partito Democratico, nei confronti di Quota 100 e reddito cittadinanza. L'ex Presidente della Commissione Lavoro alla Camera ha espresso il proprio totale dissenso da questa presa di posizione ricordando che le 'Quote' le ha inventate il governo Prodi e il reddito d'inclusione il governo Renzi.

Damiano ricorda come non sia stato possibile superare le rigidità della Legge Fornero in quanto le risorse da impiegare sarebbero state troppo elevate, non dimenticando di citare, però, le 'conquiste' ottenute con gli esodati, con la proroga della misura sperimentale Opzione Donna, con i precoci e con l'introduzione dell'Ape sociale. Damiano, perciò, si chiede il perché de non rivendicare tutto ciò che ha realizzato il Partito Democratico nel corso delle passate legislature. L'ex ministro ha ribadito come si devono volere le quote e la flessibilità pensionistica e il PD deve continuare su questa strada, con tutte queste rivendicazioni.