Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 27 gennaio 2019 vedono crescere l'attesa dei lavoratori in merito al via libera operativo dei nuovi meccanismi di pensionamento anticipato, a partire dalla quota 100 per proseguire con APE sociale e opzione donna. Nel frattempo dall'opposizione continuano ad emergere forti critiche alla riforma del sistema previdenziale attuata dall'esecutivo, mentre dalla stampa spuntano analisi preoccupanti sugli importi degli assegni erogati dall'Inps. Si parla infatti di stime "spaventose", mentre l'analisi non migliora se si analizza la situazione vissuta dai pensionati negli altri Paesi europei.

Pensioni anticipate 2019, il testo del pacchetto pensioni è definitivo ma mancano gli ultimi passaggi

Sono ore decisive quelle che separano il decreto legge sul pacchetto pensioni dalla propria entrata in vigore. Il testo attende la firma definitiva del Presidente della Repubblica oltre alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l'attenzione dei pensionandi è tutta rivolta verso questi ultimi passaggi. D'altra parte, la discussione sulla riforma delle pensioni e l'avvio della nuova quota 100 (assieme alla proroga dell'APE sociale e dell'opzione donna) si protrae ormai da mesi ed i lavoratori potenzialmente coinvolti chiedono ragionevolmente di poter arrivare alla conclusione della vicenda. Di sicuro dopo la bollinatura della Ragioneria dello Stato il testo del provvedimento ha trovato la propria forma definitiva, ma purtroppo senza le circolari Inps con le informazioni utili per poter compilare le domande di pensionamento non è possibile procedere all'invio tramite gli sportelli e nemmeno facendo gestire la pratica dai patronati.

Brunetta (FI) parla di imbroglio su quota 100

Dall'opposizione si torna ad attaccare con forza il nuovo meccanismo anticipato tramite la quota 100, definito dal Responsabile della politica economica di Forza Italia Renato Brunetta come "un imbroglio". Il Parlamentare ha infatti sottolineato che "produrrà figli e figliastri e nuove pensioni di anzianità, che costeranno circa 44 miliardi di euro per i prossimi 10 anni, tutti volti ad appesantire il debito e il bilancio dello Stato contro le nuove generazioni".

Una situazione che secondo l'esponente azzurro non potrà che aggravarsi visto il contesto verso il quale si dirige il nostro Paese. "Ultimo passaggio: tra pochi giorni l'Istat ci dirà che l'Italia è nuovamente in recessione. Recessione vuol dire disoccupazione, perdita di reddito e di ricchezza. Vuol dire, tra l'altro, crisi finanziaria.

L'Italia, per quanto inserita in un contesto congiunturale negativo globale, è il fanalino di coda proprio a causa dell'incertezza e dell'isolamento prodotti da questo Governo", ha quindi concluso Brunetta.

L'allarme lanciato da Libero: 'Stime spaventose per il 70% degli assegni'

Nella giornata di ieri il quotidiano Libero ha lanciato l'allarme in merito alle stime sulle pensioni degli italiani, ricordando che più del 70% degli assegni "sono abbondantemente inferiori alle 1000 euro". Una situazione nella quale sembrano avere un destino ancora peggiore le donne, visto che secondo "le stesse statistiche dell'ente previdenziale, tra le pensionate la percentuale di assegni sotto i mille euro arriva addirittura all'86%".

L'analisi non sembra migliorare se messa in paragone a quanto avviene negli altri Paesi europei. In Grecia un terzo dei pensionati riceve infatti meno di 500 euro al mese, mentre in Spagna il 33% degli assegni è sotto la soglia di povertà. Non va meglio neanche in Germania, dove la prima economia dell'UE registra una percentuale corrispondente al 48% dei pensionati al di sotto della soglia di povertà.