Questa tornata elettorale è una delle più accese e violente elezioni che si registrino da almeno 30 anni. Il partito di sinistra, Potere al Popolo, emanazione diretta dei centri sociali, è candidato alle prossime elezioni del 4 marzo. Così come, sulla scheda elettorale, da nord al sud d'Italia, ci sarà il simbolo della tartaruga frecciata di casapound.

La democrazia della sinistra

Casapound è un partito che esiste nel panorama politico nazionale dal 2008, con il nome di Casapound talia. Già da prima però, dal 2003, esisteva come forma comunitaria dedita a fronteggiare l'emergenza abitativa a Roma: occupando degli stabili abbandonati e offrendoli come abitazione alle famiglie romane in stato di necessità.

Dunque, per esseri chiari, il movimento politico denominato CPI esiste già da 10 anni e nessun magistrato finora ne ha mai processato la legittimità. Secondo molti partiti di sinistra, il partito guidato prima da Iannone, ora da Di Stefano, sarebbe da considerare fuorilegge perché anticostituzionale. In realtà la dodicesima disposizione transitoria della Costituzione parla chiaramente del divieto di ricostituzione del partito fascista (P.N.F.) e non condanna in nessun modo il fascismo come ideologia. Se così fosse, al netto di Casapound, non sarebbero mai esistiti busti di Mussolini, bottiglie del Duce e il pellegrinaggio a Predappio dei nostalgici del ventennio. Casapound non rinnega le sue radici che sono fortemente radicate nella politica sociale del ventennio e non rimane neppure ancorata al passato; piuttosto cerca nel passato soluzioni (democratiche) che possono aiutare il presente, così come il sovranismo e la nazionalizzazione di molte industrie strategiche italiane.

Nonostante Di Stefano abbia più volte ripetuto che Casapound condanna le leggi razziali e non vuole riproporre nessuna forma di totalitarismo, la maggior parte dei partiti di sinistra non vuole neppure confrontarsi con loro.

'Sono dei criminali'

Una candidata ligure del partito di sinistra Potere al Popolo, come altri suoi compagni, non ne vuole proprio sapere di sedersi vicino Casapound durante i dibattiti politici.

Così, ieri, a Genova, durante un confronto televisivo, la candidata Marras ha letto un comunicato politico dai toni irriverenti e oltraggiosi contro Casapound, definendoli addirittura criminali e terroristi. Finita la lettura si è alzata e ha abbandonato lo studio.