Matteo Salvini ha scritto su Facebook un duro post contro l'arrivo di altre due imbarcazioni cariche di migranti: la 'Lifeline' e la 'Seefuchs'. Non si è ancora placata la vicenda di Aquarius, la nave carica di migranti che ha raggiunto da poche ore il porto spagnolo di Valencia. E già spunta un nuovo caso, con la medesima accusa formulata dal leader leghista di strumentalizzazione della vicenda, riducendo il ruolo umanitario alla pratica di taxi del mare, alimentando conseguentemente il business dei trafficanti di uomini. L'hashtag #chiudiamoiporti lanciato da Salvini sta riscuotendo un notevole successo sul web.

Va anche ricordato che in questi giorni ci sono state manifestazioni spontanee in tutta Italia con la parola d'ordine opposta, cioè #aprireiporti. Dalla Lifeline non l'hanno presa bene questa ennesima stoccata improntata al respingimenti, bollando il comportamento del Ministro dell'Interno italiano come "fascista".

Perché Salvini ce l'ha con le ong?

Con Matteo Salvini, per coloro che si occupano di soccorso in mare, è veramente difficile operare serenamente. Il nemico pubblico numero uno è diventato l'acronimo di organizzazione non governativa che identifica le associazioni di persone senza scopi di lucro che sono indipendenti degli Stati. In materia di immigrazione queste organizzazioni si sono attivate notevolmente per assicurare alle persone di raggiungere le coste italiane mettendo a disposizione imbarcazioni di soccorso.

Le ong fanno parte a tutti gli effetti dei protocolli ufficiali per la gestione dell'emergenza che sono previsti quando le carrette del mare e i gommoni della disperazione si ribaltano o necessitano di immediato supporto. Insomma, non si trovano di fronte alle coste della Libia per una casualità o per una volontà unilaterale.

Si dirigono molto vicino alla Libia perché anche quelle acque vanno monitorate. Gli accordi internazionali che si sono susseguiti con le differenti missioni hanno previsto le aree denominate "sar", ovvero quelle di ricerca e di soccorso. Le ong secondo Salvini, invece, vanno a prendere i migranti in accordo diretto con i trafficanti di esseri umani alimentando il cosiddetto business.

Difficile pensare di ridurre un bambino che sta per affogare o una donna incinta alla parola business.

Salvini contro le ong

Alla notizia che sarebbero arrivate in Italia altre due navi cariche di migranti Salvini ha subito reagito con un post su facebook in cui spiegava che queste organizzazioni si sarebbero dovute cercare un altro luogo dove far attraccare le imbarcazioni. Ha sostenuto poi di scrivere "da Ministro e da papà" con l'obiettivo di tutelare il bene di tutti. Lifeline, che aveva caricato i migranti sulla nave battente bandiera olandese, ha attaccato duramente il leader del Carroccio accusandolo di essere un "fascista". Poi il tweet è stato cancellato, con una correzione successiva dove si diceva che era "scivolato il mouse".

Matteo Salvini è tornato con le parole di fuoco che aveva già usato in precedenza ribadendo che "la pacchia è stra-finita", riferendosi al cambiamento di atteggiamento nella gestione dei flussi migratori. Infine ha invitato i cittadini al supporto per l'iniziativa lanciata con l'hashtag "#chiudiamoiporti".

Le reazioni contro le politiche di Salvini

Si è fatto sentire anche il Cardinale Bassetti a nome della Cei. La vita umana secondo la Chiesa va sempre tutelata e salvaguardata. La dignità delle persone non può mai essere messa in discussione. Ha poi aggiunto che l'Italia in merito alla questione migratoria ha "saputo scrivere pagine generose e solidali". Tuttavia l'Europa non deve lasciare solo il nostro Paese a gestire un problema che è molto grande e che richiede risposte più complesse. L'ex Ministro dell'Interno Minniti ha richiamato Salvini ad "evitare gesti simbolici" che potrebbero anche mettere a rischio l'Italia e le Istituzioni.