L'assemblea nazionale del Partito Democratico si è tenuta a Roma il 7 luglio 2018. Molte le attese: dalla stessa sono emerse novità importanti, date le incertezze della vigilia. Maurizio Martina è stato eletto all'unanimità (solo 7 contrari e 16 astenuti) a segretario del partito, con pieni poteri, fino al prossimo congresso che si terrà nel mese di ottobre 2018: le primarie all'inizio 2019, prima delle elezioni europee. Nel frattempo, all'interno del partito sarà la buona occasione di costruire un nuovo percorso, per tenere insieme tutta la sinistra: un nuovo centrosinistra.

Un nuovo programma da contrapporre a quello degli avversari politici. Non sarà molto facile mettere insieme tutte le anime del partito, per trovare una intesa.

Intervento di Matteo Renzi

L'intervento di Renzi, il primo, ha tentato di fare un'analisi di quello che è successo. Ha poi precisato che ha rifiutato l'accordo col M5S perché, sempre a suo parere, si trattava di un 'movimento di destra, una corrente della lega'. Ha continuato elencando le dieci cause che hanno contribuito alla sconfitta del PD. Si propone per il futuro una battaglia culturale, con al centro musei, scuola, associazionismo e volontariato. Ha infine criticato aspramente 'Flat tax e Reddito di cittadinanza'.

Propositi di Martina

Di diverso taglio politico e più propositivo, l'intervento di Maurizio Martina. E' partito dalla necessità di una profonda analisi, vera, di tutto ciò che è successo ed ha allontanato gli elettori dal partito. Da qui la necessità di di riscrivere, insieme, le nuove regole per la sfida del futuro. Idee e percorsi vanno completamente rinnovati, per rinvigorire e rigenerare la forza per una alternativa, di cui abbiamo bisogno.

Sono misure necessarie per dare un volto più realistico al nuovo scenario in atto. il gesto più propositivo poi, secondo Martina, è quello di scegliere insieme gli interlocutori di questa nuova sfida. E da ultimo, non per ordine di importanza, Martina ritiene urgente occuparsi delle disuguaglianze presenti nella società, senza che questo compito venga demandato ai 5 Stelle o ad altri.

Questo è il crinale che il nuovo segretario intende percorrere, per creare le basi di questa nuova rivoluzione Politica. Tutti insieme sul giusto sentiero.

Infine, Nicola Zingaretti, presente all'assemblea, dichiara: 'Il PD si muove con fatica, ma finalmente si muove'. I candidati alla prossima segreteria cominciano ad affilare le armi. Come abbiamo avuto già modo di dire, Zingaretti dovrebbe essere il candidato per una parte importante del partito. Si parla poi, senza conferme, di Delrio per la corrente dell'ex segretario Renzi e di Emiliano o Boccia per la minoranza del partito.