Finalmente, dopo una lunga attesa accompagnata da ipotesi di ogni tipo, il candidato premier del #Movimento 5 Stelle, #Luigi Di Maio, ha annunciato di avere completato la lista dei Ministri che formerebbero un ipotetico governo pentastellato in caso di vittoria nelle Elezioni politiche del prossimo 4 Marzo.

Di Maio, ha annunciato che la lista è già stata inviata tramite mail al Colle, precisando che è composta da “personalità al servizio del paese”, come a voler sottolineare che i nomi sono si quelli di un possibile governo 5 Stelle, ma anche eventualmente nomi che potrebbero rientrare, se necessario, in un progetto più ampio, ipotizzando che possano risultare “condivisibili" anche dalle altre forze politiche.

Come facilmente prevedibile, tale annuncio, ha suscitato una serie di reazioni, perlopiù critiche.

Per quanto riguarda i modi, aveva suscitato moltissime perplessità l’iniziale annuncio che, a lista dei Ministri 5 Stelle pronta, si sarebbe recato personalmente al Quirinale per presentarla al Presidente Mattarella, in barba a qualsiasi prassi istituzionale rischiando un clamoroso incidente diplomatico. Poi, invece, dimostrando anche una notevole abilità politico/istituzionale, ha fatto un passo indietro limitandosi ad inviarla tramite mail, solo per informazione, semplicemente “cortesia istituzionale”, proprio con la volontà di rispettare la prassi istituzionale.

Cosa ne pensano gli altri partiti

Per quanto riguarda invece le critiche ai nomi trapelati, le critiche sono arrivate da tutti i leader dei principali partiti politici.

Il premier Gentiloni ha parlato di “Governo ombra” mentre il segretario del PD, Matteo Renzi, ha detto :”Una cosa più finalizzata ad avere titoli sui giornali che rispettare le regole.

Le liste dei ministri si presentano dopo, una volta avuto l’incarico di governo”. Berlusconi ha invece parlato di sconosciuti: ”I ministri presentati da Di Maio sono degli sconosciuti, non li conosco, non hanno raggiunto un'eccellenza che li porti alla visibilità, il suo è un governo dell’irrealtà“.

Netta la replica del leader dei 5 Stelle che ha rimandato ai mittenti le critiche, ricordando quanto fatto, o meglio “non fatto, dai precedenti governi.

Chi sono e da dove vengono?

I nomi al momento confermati da Di Maio sono quelli di: Sergio Costa, Generale dell’Arma dei Carabinieri, passato alla cronaca per aver condotto l’indagine sulla “Terra dei fuochi”, sarebbe il Ministro dell’Ambiente; Lorenzo Fioramonti, economista e docente di Economia Politica all’Università di Pretoria (Sudafrica), accanito sostenitore della teoria della “decrescita felice” ed autodefinitosi “cervello in fuga”, andrebbe al Ministero per lo Sviluppo economico; Pasquale Tridico, è professore associato di Politica economia, punta all’eliminazione del Jobs act e della Legge Fornero, andrebbe al Lavoro e Welfare; Giuseppe Conte, docente di Diritto Privato all’Università di Firenze, andrebbe alla Pubblica Amministrazione e meritocrazia; Alessandra Pesce, è dirigente di ricerca presso il CREA, andrebbe al Ministero dell’Agricoltura; infine sarebbe il pluripremiato campione olimpico, Domenico Fioravanti il futuro Ministro dello Sport.

Restiamo dunque in attesa degli ultimi nomi che completano la squadra di Governo di un eventuale Governo pentastellato che, a detta del candidato premier Di Maio, saranno ufficializzati Giovedì 1° Marzo.