Quando mancano pochi giorni alle Elezioni politiche del 4 marzo, Blasting News ha intervistato in esclusiva Vladimir Luxuria, nota attivista Lgbt, scrittrice, conduttrice televisiva ma anche ex parlamentare fra il 2006 e il 2008. Vediamo meglio che cosa ci ha detto riguardo a questa imminente scadenza elettorale e riguardo ai suoi auspici per la Legislatura che sta per iniziare.

Vladimir Luxuria apprezza le leggi degli ultimi anni sui temi civili e spera nel matrimonio egualitario

Luxuria, quale giudizio dà alle politiche fatte negli ultimi cinque anni sul tema delle unioni civili?

"Credo che sui temi civili si sia imboccata la strada giusta.

Io in realtà spero ancora che si possa arrivare prima o poi davvero al matrimonio egualitario per tutti. Ma va detto che oggi finalmente due persone che hanno avuto la fortuna di conoscersi e di amarsi, e che vogliono unirsi formalmente, possono farlo davanti a parenti e amici in un luogo istituzionale perché la legge dà loro questa possibilità".

Crede che si possa fare ancora meglio oppure al contrario teme che su questi temi ci possa essere un arretramento?

"Sarebbe la prima volta che un Paese fa dietrofront sul tema dei diritti civili: non mi pare di ricordare un solo caso in cui una nazione abbia abrogato una legge sui temi civili. Anzi in genere tutti tendono ad ampliare e ad estendere queste normative: ricordo ad esempio come la Francia dei Pacs qualche anno dopo diventò la Francia del matrimonio per tutti.

Anche se è vero che bisogna sempre stare in allerta perché qualcuno che prova a fare campagna elettorale su questi temi in negativo c'è sempre. Di recente uno dei pochi che si è espresso su questi temi è stato un irriconoscibile Silvio Berlusconi, il quale ha dichiarato che rivedrebbe la legge sulle unioni civili, ma dire che la si vuol "rivedere" è ambiguo: può significare che la si vuole abrogare, così come che la si vuol estendere".

Luxuria: 'Mi piace Emma Bonino; la sinistra è troppo divisa'

Ricordiamo che lei, ai tempi del famoso referendum costituzionale del dicembre 2016, si schierò esplicitamente per il SI...

"Sono ancora convinta di aver fatto bene. Non a caso tutti quelli del fronte del No che all'epoca affermavano che in poco tempo avrebbero fatto una nuova riforma costituzionale, dopo oltre un anno non hanno ancora fatto niente in tal senso.

E infatti ad esempio il numero dei senatori, che sarebbe stato profondamente ridotto con la riforma, adesso è ancora identico a prima".

Oggi vuole dirci chi preferisce fra i vari candidati a queste elezioni?

"Al momento la mia preferenza andrebbe ad Emma Bonino. Credo sia giusto fare un omaggio a Emma e ai radicali: anche se magari mi dividono da loro le posizioni su altri temi, va riconosciuto che si sono sempre battuti per i diritti civili, sulle libertà e per i transgender. In particolare dopo la morte di Marco Pannella credo sia giusto dare un riconoscimento a una grande donna come la Bonino che da decenni si batte per trasformare davvero questo paese".

Lei fu una parlamentare della sinistra, cosa pensa del fatto che le formazioni di sinistra si presentano divise a queste elezioni?

"Ricordo che io sono sempre stata indipendente, anche quando venni eletta da Rifondazione Comunista, non ho mai avuto alcuna tessera.

E comunque facevo parte della coalizione di centrosinistra dell'Unione. Mi dispiace vedere oggi una sinistra così frammentata e divisa, e non mi riferisco solo al fatto che ad esempio il PD e "Liberi e Uguali" corrono separati, ma anche al fatto che nella sinistra radicale ci sono ulteriori divisioni, come il fatto che oltre a LeU corre anche "Potere al Popolo". In generale mi pare quasi che a volte si voglia fare una specie di prova di forza fra i vari soggetti, ma senza riuscire poi a portare a casa dei risultati concreti per le persone".