Simone Di Stefano in questi ultimi giorni di campagna elettorale è arrivato anche in Trentino-Alto Adige, prima con una tappa a Riva del Garda, poi a Trento per finire in serata con Bolzano. Andrea Bonazza, coordinatore regionale per casapound, si dice soddisfatto e dichiara che "la campagna elettorale ci vede protagonisti in mezzo alle promesse solite e alle chiacchiere di chi invece ha già governato e fallito".

Di Stefano a Trento

La giornata di ieri a Trento si è svolta regolarmente, fortunatamente senza disordini da parte dei centri sociali. Simone Di Stefano, segretario di Casapound, ha incontrato i cittadini nel capoluogo trentino.

"Siamo a un passo dal baratro e dobbiamo quindi unirci sotto il tricolore. Chi sceglierà noi non sarà semplicemente un voto, ma un decisivo atto rivoluzionario. Bisogna dare valore al sacrificio dei nostri avi e nonni: non serve più morire, ma dobbiamo comunque scendere in trincea, non per la guerra ma per entrare in parlamento e cambiare il volto del Paese. Fare politica vuol dire sacrificarsi e noi siamo diversi dal resto della spazzatura, che sta vendendo la nazione pezzo per pezzo", dice Di Stefano; il leader di CPI è sicuro di superare il 3%, la fiducia è massima. A prendere la parola è anche Filippo Castaldini, responsabile della sezione di Trento, che parla della distanza del movimento tutti gli altri partiti.

"Il centrosinistra è semplicemente imbarazzante, i 5 stelle sono un bluff, dovevano aprire Montecitorio come una scatola di tonno ma alla fine si sono venduti a chi offriva di più, Fratelli D'Italia prima si professava patriota e poi si allea con Forza Italia per preparare l'inciucio", dichiara Castaldini. Dopo gli opportuni distinguo con gli altri partiti si passa ai punti del Programma di Cpi: sovranità, natalità e sostegno al lavoro.

I punti del programma di Casapound

Il punto più importante per il movimento della tartaruga frecciata è l'uscita dall'Euro e dall'Unione Europea, da fare subito, senza nessun referendum (anche perché non è previsto). Qualche settimana fa Di Stefano disse che è possibile farlo in appena 14 giorni con una serie di decreti legge ad hoc, corredato da un programma economico alternativo.

Il secondo punto è l'uscita dall'Unione Europea, colpevole per il movimento di sfruttare e impoverire i popoli europei. Gli altri punti riguardano il lavoro, la natalità e il tema dell'immigrazione, riguardo quest'ultimo tema Casapound pensa di far tornare l'Italia in Africa a costruire strade, scuole, infrastrutture varie utilizzando come manodopera i migranti che attualmente si trovano in Italia.