Con l’avvicinarsi del momento in cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, deciderà a chi affidare l’incarico di formare il nuovo governo, si moltiplicano gli appelli ‘da sinistra’ in favore di un accordo tra M5S e Pd. Anche se il segretario uscente, Matteo Renzi, e molti dirigenti del Nazareno hanno più volte ribadito la volontà del partito di restare all’opposizione, non tutti, anche al suo interno, sembrano convinti dalla soluzione aventiniana. Isolamento che potrebbe favorire l’intesa più temuta: quella tra il M5S e la Lega di Matteo Salvini.

Ecco perché molti esponenti dell’intellighenzia di sinistra hanno deciso di metterci la faccia. Vediamo chi sono.

Accordo M5S-Pd: gli appelli di Cacciari e Pif

Tra i tanti volti della sinistra italiana, sono due quelli che hanno ottenuto un effetto mediatico maggiore con i loro appelli in favore della formazione di un governo M5S-Pd. Stiamo parlando del filosofo Massimo Cacciari e dell’ex Iena Pif (al secolo Pierfrancesco Diliberto). Per l’ex sindaco di Venezia, sempre molto critico con il gruppo dirigente Dem, la soluzione migliore per il Pd, e per il paese, sarebbe quella di favorire un esecutivo monocolore pentastellato attraverso l’astensione dei gruppi parlamentari del Nazareno. Il comico e giornalista siciliano, invece, pubblica un video-appello sulla sua bacheca Facebook in cui chiede ai vertici del partito di mettere da parte l’orgoglio per trovare un’intesa con i grillini.

A maggior ragione per il fatto che si sia governato fino a ieri con persone come Angelino Alfano e Denis Verdini.

I dirigenti Pd favorevoli all’accordo

Ma non mancano voci favorevoli al governo M5S-Pd nemmeno all’interno del Nazareno. I primi ad esprimersi in questo senso sono stati Michele Emiliano e Francesco Boccia, rispettivamente capo e vice della corrente capitanata dal governatore pugliese, purtroppo minoritaria.

Emiliano ha parlato di “appoggio esterno”, mentre Boccia chiede di aprire un dialogo. Ma anche Sergio Chiamparino, attuale governatore del Piemonte, assicura di dialogare quotidianamente con il sindaco di Torino, Chiara Appendino, visto che con i pentastellati “non c’è nessun tabù”. Dello stesso parere anche la vice presidente dell’Emilia Romagna, Elisabetta Gualmini, convinta che tra poche settimane il Pd potrebbe arrivare a sostenere il M5S.

Non ha dubbi, invece, sulla necessità di un supporto Dem a un esecutivo pentastellato, l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta.

L’appello delle altre personalità di sinistra

A completare la lista dei favorevoli da sinistra a un governo M5S-Pd troviamo anche alcuni giornalisti come Sandro Ruotolo (che non vuole consegnare il paese a Salvini) ed Eugenio Scalfari che ha deciso di rivalutare i Di Maio boys dopo la storica virata compiuta in favore di Berlusconi. Favorevoli all’accordo anche due politologi di peso come Gianfranco Pasquino e Pietro Ignazi. La soluzione offerta da Paolo Flores d’Arcais, invece, è quella di un governo guidato da una “personalità fuori dai partiti”, ma scelta dai 5 Stelle con il favore del Pd.

Si dice ottimista, anche se “ci vorranno tempi lunghi”, il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky. Chiudiamo con un altro politico, Antonio Di Pietro, secondo il quale il pd dovrebbe mettersi “a disposizione senza fare il primo della classe”.