Antonio Di Pietro è pronto a tornare, e lo farà ripartendo dal suo Molise. Sarà infatti lui il candidato del centrosinistra per le prossime Elezioni regionali che si terranno il 22 aprile.

Cambio di rotta

La notizia della candidatura di Tonino Di Pietro è letteralmente un cambio di rotta rispetto a quanto inizialmente deciso. A dover infatti rappresentare il Partito Democratico e i suoi alleati nelle regionali in Molise sarebbe dovuto essere Paolo Di Laura Frattura, l’attuale governatore molisano.

La defezione all’ultimo minuto del attuale presidente, avrebbe dovuto far ricadere l’investitura su Roberto Ruta, leader della coalizione Molise 2.0, forte di 1300 voti incassati dall’area ulivista del partito.

Si è tuttavia ritenuto che l’autorevole candidatura dell’esperto ex magistrato (e ministro) avrebbe potuto rappresentare il collante necessario per ricompattare l’area del centrosinistra e ridargli nuovo slancio. È stato infatti lo stesso Ruta a fare un passo indietro in favore dell’ex PM, senza dimenticare di lanciare qualche stoccata al suo avversario.

Intanto la candidatura di Di Pietro ha incontrato il favore di Liberi e Uguali, il partito di Pietro Grasso sarà il maggior alleato del PD alle regionali. A loro, si uniranno anche altre liste minori.

La lunga parabola di Tonino

Antonio Di Pietro da Montenero di Bisaccia, 67 anni, è salito agli onori della cronaca per essere stato uno dei principali protagonisti del Pool di Mani Pulite.

Dimessosi dalla carica di magistrato, inizia la sua parabola politica nelle file dei Democratici di Arturo Parisi, aderendo all’Ulivo e diventando Ministro dei Lavori Pubblici del primo governo di Romano Prodi, nel 1996. Nel 1998 fonda L’Italia dei Valori, rimanendo sempre nell’area del centrosinistra.

Nel 2006 diviene ministro delle Infrastrutture nel Governo Prodi II, rimanendo in carica fino alla caduta dello stesso nel 2008.

Nel 2013 lascia la carica di segretario dell’IDV e l’anno successivo, pochi mesi dopo aver fallito l’elezione al parlamento europeo, si dimette da qualsiasi carica nel partito. Aderisce dunque a un partito di stampo regionale, Il Molise di tutti, creato da alcuni ex IDV.

Alle scorse elezioni politiche, sarebbe dovuto essere candidato del PD in uno dei collegi uninominali molisani, ma la candidatura non si è concretizzata per il veto esposto dalla base del partito. Ha ricoperto nella sua carriera la carica di deputato, senatore ed eurodeputato per due legislature.