Quella di Salvini premier è una delle ipotesi che il Capo dello Stato dovrà tenere in considerazione per sciogliere il rebus creato dal voto delle elezioni 2018. Chi sarà il nuovo Presidente del Consiglio lo deciderà Mattarella: Salvini, Di Maio o una terza ipotesi, i giochi sono tutti aperti. Intanto la prima settimana post elettorale si è conclusa con i primi importanti segnali.

Salvini: 'Un Governo politico o al voto'

Salvini premier solo se con una maggioranza Politica dunque. Un no a governi emergenziali o a "pastrocchi" sembra sbarrare la strada a soluzioni di compromesso di natura temporanea e progettare un eventuale Governo con Salvini premier solo nel caso in cui vi sia un pieno accordo sulle linee programmatiche.

L'auspicio del nuovo leader del centrodestra è che parlamentari del Pd possano condividere il programma con cui governare l'Italia nei prossimi cinque anni.

Partita non facilissima però, visto che le distanze emerse in campagna elettorale, e non solo, sembrano incolmabili. Flat Tax, aziende, immigrazione, sicurezza, sono solo alcuni dei temi su cui al momento sembra impensabile un accordo programmatico che fino a una settimana fa avrebbe avuto il sapore di inciucio politico.

Tutti al lavoro per Salvini premier

Berlusconi, tra gli sconfitti di questa campagna elettorale, nonostante ambisse al ruolo di leader della compagine di centrodestra, si deve limitare a ricavarsi uno spazio da regista. Su questa strada ha garantito il massimo sostegno all'attuale candidato premier.

Forza Italia d'altro canto, per tutta la campagna elettorale, così come gli altri partiti della coalizione, aveva garantito che la decisione su chi sarà il candidato premier del centrodestra sarebbe spettata al partito che avesse preso un voto in più alle elezioni.

La settimana politica di Salvini quindi si è idealmente conclusa nel giorno del suo 45° compleanno davanti ai nuovi parlamentari eletti con la Lega.

Un panorama insolito quello odierno, vista la variegata provenienza geografica dei neoeletti. Se in passato la formazione leghista aveva un esclusivo radicamento al Nord, la Lega di oggi si connota per una presenza in tutte le regioni italiane e questa volta non disdegna Centro e Sud Italia.

Le incognite della Direzione Pd

Dopo l'appello al dialogo lanciato dalla Lega, gli occhi sono tutti puntati sulla Direzione Pd, dove sono attese le prime posizioni ufficiali che molto potranno dire su quale strada prenderà il dibattito politico delle prossime settimane.

In attesa di conoscere quali posizioni verranno assunte dalle parti del Nazareno, non si può non registrare che attualmente una buona parte di chance per avere Salvini premier sono rimesse alle decisioni del Pd il cui segretario, seppur dimissionario, è ancora Matteo Renzi. Non certo il miglior amico di Matteo Salvini.