Nel giorno del suo 45esimo compleanno, Matteo Salvini ha incontrato i parlamentari neoeletti della lega al Palazzo delle Stelline di Milano. Tra la lunga lista dei nuovi volti troviamo il manager di una multinazione del settore energico, Simone Billi, l'avvocatessa Maura Tomasi che ha battuto alle urne l'ex ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, l'insegnante trevigiana di una scuola primaria, Angela Colmellere, e l'avvocato bresciano Simone Pillon.

Chi è Simone Pillon

Candidato al Senato con la Lega nel collegio Lombardia 5, è stato una delle figure di spicco del Family Day.

Co-fondatore nel 2015 e nel 2016 del comitato organizzatore della manifestazione cattolica, presidente del Forum delle associazione familiari dell'Umbria dal 2006 al 2012 e membro del Consiglio dell'amministrazione della fondazione, Simone Pillon è un pilastro di quei principi e valori come il diritto alla vita di ogni essere umano, la difesa della famiglia quale società naturale fondata sull'unione tra uomo e donna e l'affermazione del diritto di ogni bambino ad avere e crescere con una mamma/femmina e papà/maschio.

Alla fine di gennaio il comitato "Difendiamo i nostri figli", di cui Pillon è stato uno dei fondatori, insieme ad Allenza Cattolica ha organizzato un convegno alla presenza di Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Massimo Gandolfini, Maurizio Gasparri ed Eugenia Roccella la quale ha sostenuto di prendersi l'impegno di abolire, o cambiare radicalmente, le leggi approvate dalla sinistra che hanno ferito la famiglia.

Rinviato a giudizio per diffamazione contro l'associazione Arcigay di Perugia

Nel 2015 Pillon fu denunciato per diffamazione dal circolo Arcigay Omphalos del capoluogo umbro. Come spiegarono dall'associazione, durante un convegno pubblico tenutosi ad Ascoli Piceno, il neo senatore sostenne che gli interventi informativi contro il bullismo omofobico e sulla prevenzione delle MTS (malattie sessualmente trasmissibili), organizzati dal circolo con gli studenti dei licei, fossero in realtà degli inviti ad avere delle relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso.

Inoltre l'avvocato additò le attività del circolo perugino come "istigazione all'omosessualità" e affermò che l'associazione distribuiva materiale pornografico all'interno delle scuole ed offriva la propria sede per "pratiche d'iniziazione" di giovani che vogliono sperimentare l'omosessualità.

Nel marzo del 2016 l'avvocato è stato rinviato a giudizio.