Un'indiscrezione delle ultime ore scuote il mondo della politica. Stando a quanto riportato da un'autorevole fonte all'interno della Lega, lunedì potrebbe essere il giorno definitivo per un accordo tra i due leader Di Maio e salvini. Senza Berlusconi e Senza Giorgia Meloni. La giornata di oggi che non doveva far presagire a nulla di concreto è stata movimentata dalle parole di fuoco di Silvio Berlusconi contro il M5S e tutti i suoi elettori, decantati dal Cavaliere come totalmente incapaci dal punto di vista politico e democratico. Il tono usato da Berlusconi e soprattutto la dichiarata volontà del capo di Forza Italia verso un'intesa col gruppo misto e con il Partito Democratico potrebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il vaso di Matteo Salvini e della Lega.

Salvini ha dichiarato di continuare a sentire via messaggio Luigi Di Maio per l'ennesimo tentativo che porti alla formazione rapida di un governo. L'autorevole fonte ha esplicitamente dichiarato che il rapporto tra Berlusconi e Salvini è ormai logoro e la decisione di lasciar perdere Forza Italia per un avvicinamento con i pentastellati non è più lontana come nei giorni passati, anzi, nel fine settimana sono previsti nuovi contatti tra la Lega e il M5S non tanto per continuare l'avvicinamento delle due forze politiche ma per passare ai fatti con il famoso contratto di governo che dovrebbe stipulare dei punti programmatici in comune. Il governo non è poi così lontano, resta da capire ancora il ruolo di Fratelli d'Italia.

Giorgia Meloni in giornata ha fatto capire che è dalla parte di Matteo Salvini, suggerendo all'alleato Berlusconi di fare un passo indietro sulla volontà di far partire un qualsiasi tipo di esecutivo che comprenda il Partito Democratico. Fratelli d'Italia potrebbe dunque aver accettato un ruolo di appoggio esterno al governo che ne scaturirà.

Il dilemma: chi sarà il premier?

Il nodo da sciogliere è uno: a chi spetta l'incarico di premier? Di Maio ha sempre parlato sulla questione in modo abbastanza chiaro, il premier spetta al partito che ha preso più voti, per l'appunto il M5S. Salvini al contrario rivendica di essere il leader del partito della coalizione vincente.

Ma ora che la rottura della coalizione sembra essere una questione di giorni, o persino di ore, gli scenari potrebbero essere diversi. Le soluzioni sono tante ma ancora non è chiaro quale sia quella definitiva. Le soluzioni sono un'improbabile terzo nome, scelto dal Presidente Mattarella, che vede contrari sia Di Maio sia Salvini. Di Maio in quanto un terzo nome non eletto dai cittadini non rappresenterebbe una scelta democratica. Salvini potrebbe accettare invece un terzo nome ma non un tecnico esterno ma un esponente politico gradito a tutte le forze vincitrici. Ma la notizia è che l'accordo sembra raggiunto, i dettagli saranno svelati a partire dalla settimana prossima, già da lunedì i leader in questione faranno chiarezza.