Secondo Denis Verdini l’unica soluzione che resta a Luigi Di Maio e al M5S per formare un governo è quella di trattare con il centrodestra unito un “programma condiviso”. È questo il consiglio principale che l’ex fedelissimo berlusconiano, divenuto ispiratore del patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi prima e sostegno dei governi Renzi e Gentiloni poi, si sente di dare a Di Maio. Per rivolgersi al candidato premier del M5S, Verdini decide di scrivere una lettera pubblicata dal quotidiano Il Tempo (ripresa dal sito online di Libero). Ma l’ex macellaio di Fivizzano ‘offre’ a Di Maio anche l’idea di arrivare persino a riformare la Costituzione insieme a Salvini e Berlusconi.

La lettera di Verdini a Di Maio

È un Denis Verdini deciso a fare uscire dalla palude le trattative per la formazione del nuovo governo, arenatesi sui veti incrociati di M5S, Forza Italia e Pd. Secondo l’uomo che viene considerato da molti la personificazione dell’inciucio politico-affaristico-giudiziario, è inutile e controproducente per Di Maio continuare a tentare di dividere gli avversari, mettendo uno contro l’altro Salvini e Berlusconi nel centrodestra, renziani e oppositori nel Pd. Negativa per la sua immagine anche la proposta di essere disposto a formare un esecutivo sia con la ‘sinistra’, ovvero il Pd, che con la ‘destra’. Insomma, un comportamento che, secondo l’esperto e navigato fondatore di Ala, rischia di dimostrarsi figlio di una “maldestra ingenuità”.

Accordo M5S - centrodestra unica soluzione

A parere di Verdini, inoltre, è praticamente impossibile che Di Maio e Salvini possano diventare presidenti del Consiglio in questa legislatura perché, in un ipotetico governo M5S-Lega nessuno potrebbe essere “l’uno il vice dell’altro”. Quindi, prosegue il politico imputato, condannato o prescritto in decine di processi, logica vuole che l’unica soluzione di governo possibile sia quella che vede pentastellati e centrodestra “tutto”, riuniti intorno a un tavolo per scrivere un “programma condiviso”.

Una “maggioranza strabordante”

Il maxi inciucio tra centrodestra e M5S, capaci insieme di raccogliere praticamente il 70% dei parlamentari, non fa stare nella pelle Denis Verdini, secondo il quale questa ipotetica “maggioranza strabordante” per prima cosa potrebbe permettere al M5S di realizzare buona parte delle promesse fatte in campagna elettorale.

Ma soprattutto, punta in alto Verdini, Di Maio “potrebbe mettere in cantiere riforme decisive per la modernizzazione” dell’Italia, a cominciare da quella della Costituzione, puntando al superamento del bicameralismo, al dimezzamento dei parlamentari e anche al presidenzialismo.