M5S e Lega hanno dunque svelato la carta coperta, parzialmente scoperta da qualche giorno da alcune anticipazioni della stampa. Giuseppe Conte potrebbe essere il 29° presidente del Consiglio dei ministri, il quarto 'tecnico' a guidare il governo nella storia dell'Italia repubblicana che, però, avrà dalla sua una squadra prettamente Politica. Naturalmente il condizionale è d'obbligo: il presidente della Repubblica deve ancora conferire l'incarico ed il nuovo esecutivo dovrà passare dal voto di fiducia delle Camere per proseguire una lunga storia che ha preso il via nel lontano 1946.

I sette governi di Alcide De Gasperi

Lo storico leader della Democrazia Cristiana, Alcide De Gasperi, fu il primo presidente del Consiglio dei ministri nominato il 14 luglio 1946: lo sarà ininterrottamente fino al 17 agosto 1953 e la sua premiership attraverserà indenne l'Assemblea Costituente, il passaggio dalla monarchia alla repubblica, la prima Legislatura e pochi mesi della seconda, due Presidenti della Repubblica (Enrico De Nicola e Luigi Einaudi), per un totale di sette governi, l'ultimo dei quali durerà poco più di un mese. In realtà i governi da lui presieduti sarebbero otto, ma il primo prese il via quando ancora non era nata la Repubblica Italiana.

Un trentennio di premier democristiani

Il successore di De Gasperi sarà Giuseppe Pella che darà corso all'egemonia DC sullo scranno più alto di Palazzo Chigi che andrà avanti fino agli anni '80. Il suo governo durerà meno di un anno, dal 17 agosto 1953 al 18 gennaio 1954. Seguiranno Amintore Fanfani (18 gennaio-10 febbraio 1954), Mario Scelba (10 febbraio 1954-6 luglio 1955), Antonio Segni (6 luglio 1955-19 maggio 1957), Adone Zoli (19 maggio 1957-1 luglio 1958), il secondo governo Fanfani (1 luglio 1958-15 febbraio 1959), il secondo governo Segni (15 febbraio 1959-25 marzo 1960), Fernando Tambroni (25 marzo-26 luglio 1960), il terzo (26 luglio 1960-21 febbraio 1961) ed il quarto governo Fanfani (21 febbraio 1961-21 giugno 1963).

Giovanni Leone sarà capo del governo per meno di sei mesi, dal 21 giugno al 4 dicembre del 1963. Gli succederà Aldo Moro che presiederà tre esecutivi, complessivamente dal 4 dicembre del 1963 fino al 24 giugno 1968. Poi, dopo un'altra breve parentesi presieduta da Leone (24 giugno-12 dicembre 1968), ci saranno i primi tre governi di Mariano Rumor dal 12 dicembre 1968 al 6 agosto 1970.

Emilio Colombo presiederà il governo dal 6 agosto 1970 al 17 febbraio 1972, gli succederà Giulio Andreotti che rimarrà in carica fino al 7 luglio 1973 per complessivi due esecutivi. Sulla poltrona più ambita di Palazzo Chigi tornerà poi Rumor per altri due governi, dal 7 luglio 1973 al 23 novembre 1974. La cronistoria prosegue con il quarto ed il quinto governo Moro (23 novembre 1974-29 luglio 1976), il terzo, quarto e quinto governo Andreotti (dal 29 luglio 1976 al 4 agosto 1979). Tra la fine degli anni '70 e l'inizio del nuovo decennio i due esecutivi presieduti da Francesco Cossiga, dal 4 agosto 1979 al 18 ottobre 1980, fino al governo di Arnaldo Forlani che durerà dal 18 ottobre 1980 al 28 giugno 1981.

Spadolini interrompe l'egemonia DC

Il 28 giugno del 1981 è una data storica per la politica italiana: per la prima volta, infatti, viene scelto un capo del governo non democristiano, si tratta del repubblicano Giovanni Spadolini che resterà in carica fino all'1 dicembre 1982 per un totale di due esecutivi. Poi, dopo il quinto governo Fanfani dall'1 dicembre '82 fino al 4 agosto dell'anno successivo, il socialista Bettino Craxi sarà il primo premier di centrosinistra a guidare il governo del Paese e lo farà con due esecutivi dal 4 agosto 1983 fino al 17 aprile 1987, retto dalla maggioranza composta dal pentapartito (DC, socialisti, socialdemocratici, liberali e repubblicani). Il sesto governo Fanfani, in carica dal 17 aprile '87, chiuderà la nona Legislatura il 28 luglio dello stesso anno.

Il pentapartito esprimerà altri tre governi ed altrettanti premier democristiani: Giovanni Goria (28 luglio 1987-13 aprile 1988), Ciriaco De Mita (13 aprile 1988-22 luglio 1989) e Giulio Andreotti nella sua sesta esperienza alla guida di un esecutivo dal 22 luglio 1989 al 12 aprile 1991. Nel suo settimo ed ultimo governo, dal 12 aprile 1991 al 28 giugno 1992, Andreotti sarà sostenuto dal 'quadripartito', il pentapartito orfano dei repubblicani. In Italia è già scoppiato lo scandalo di 'Tangentopoli' che, nell'arco di un biennio, cambierà per sempre la geografia politica nazionale ponendo fine alla Prima Repubblica. Ci saranno altri due presidenti del Consiglio: il socialista Giuliano Amato, dal 28 giugno 1992 al 23 aprile 1993 e Carlo Azeglio Ciampi, primo capo del governo 'tecnico' fino al 10 maggio del 1994.

Il bipolarismo della Seconda Repubblica

Il 10 maggio 1994, l'imprenditore Silvio Berlusconi diventa per la prima volta presidente del Consiglio dei ministri alla guida di Forza Italia, partito da lui fondato e capofila di una coalizione di centrodestra. Il bipolarismo che ha caratterizzato oltre un ventennio della politica italiana inizia praticamente qui. Berlusconi guiderà il governo fino al 17 gennaio 1995, gli succederà il tecnico Lamberto Dini che traghetterà il Paese alle nuove elezioni del 1996 vinte dal centrosinistra. Romano Prodi, capo della coalizione de L'Ulivo, assumerà la presidenza del Consiglio dal 18 maggio 1996 fino al 21 ottobre 1998. Il suo successore sarà Massimo D'Alema, primo premier di scuola politica comunista ed esponente dei Democratici di Sinistra che durerà in carica fino al 25 aprile 2000 con due governi; poi il secondo esecutivo presieduto da Giuliano Amato dal 25 aprile 2000 fino all'11 giugno del 2001.

Il centrodestra nello stesso anno vincerà le elezioni e Berlusconi tornerà premier con due governi, fino al 17 maggio 2006, data in cui sarà sostituito da Romano Prodi con il centrosinistra che tornerà a guidare il Paese fino all'8 maggio 2008. Le nuove elezioni di quell'anno, infatti, riporteranno Berlusconi alla guida del governo fino al 16 novembre del 2011. Sarà il tecnico Mario Monti a terminare la quindicesima Legislatura il 28 aprile 2013. Il resto è storia recente, con i tre governi di centrosinistra: quello di Enrico Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014, quello di Matteo Renzi fino al 12 dicembre 2016 e quello di Paolo Gentiloni che resterà in carica fino a quando Sergio Mattarella non conferirà l'incarico al nuovo premier indicato da Lega e M5S che darà ufficialmente il via alla Terza Repubblica.